Una notte da leoni 2 è già uscito da un paio di giorni, e di sicuro dominerà il fine settimana, ma per gli appassionati di cinema italiano e orientale ci saranno le dovute alternative. Seguiteci, come sempre, mentre esaminiamo i film del weekend…
Una notte da leoni 2 di Todd Phillips
Tremate, tremate, i leoni son tornati. Il sequel all’apparenza è una fotocopia dell’originale, almeno basandosi sul trailer che potete vedere qui. Ci sono le stesse gag, le stesse premesse e tutti gli stessi personaggi, e se il bello dell’originale era l’effetto sorpresa, qui ovviamente non ce ne sarà traccia. Eppure recensioni ce ne sono state sia di positive, che negative, che “in bilico” (la nostra). Il verdetto? Il film fa ridere ma è la copia-carbone del primo. Scegliete se per voi è più importante l’una o l’altra cosa.
The Housemaid di Im Sang-soo
Il regista Im Sang-soo si cimenta con il remake di un classico della cinematografia coreana. La storia di una giovane governante che, assunta da una ricca signora e poi sedotta dal marito di lei, verrà perseguitata dalla perfida madre della sua padrona. I coreani sono grandi maestri della messa in scena, e da questo punto di vista non siamo neanche degni di lustrare loro le scarpe. Ma a quanto pare The Housemaid è fin troppo giocato sulla perfezione formale. Qui la nostra recensione.
Et in terra pax di Matteo Botrugno e Daniele Coluccini
Storie di vite ai margini, di realtà periferiche pervase da violenza e crimine e di giovani che vogliono cambiare vita: questi sono gli ingredienti di Et in terra pax di Botrugno e Coluccini, un film che, nel panorama italiano così avaro di generi, pare abbiano confezionato un film lucidissimo, ben girato e recitato, una vera gemma rara capace di intrattenere e approfondire il mondo dei sobborghi romani senza la minima retorica. Qui trovate le opinioni della critica.
Balla con noi – Let’s Dance di Cinzia Bomoll
Ehm… se volete vedere un film italiano questa settimana fate rotta su quello qui sopra. Balla con noi, dalla trama, sembra una sorta di versione spaghetti dei vari film di riscatto sociale attraverso la danza tipo Save the Last Dance e Step Up, un genere che personalmente detesto. Ma magari sono solo io, e gli appassionati, chissà, potrebbero provare curiosità nel vedere come il filone si possa applicare alla realtà italiana.
Cirkus Columbia di Danis Tanovic
Il regista di No Man’s Land torna a parlare dei conflitti nei balcani: Cirkus Columbia è ambientato nel 1991 in Bosnia-Erzegovina, alla vigilia del conflitto in Jugoslavia, e racconta la storia del ritorno a casa di Divko Buntic, dopo la caduta del comunismo. L’uomo fa sfrattare dalla casa di famiglia la moglie e il figlio, che non vedeva da due decenni, e tenta di insediarsi con la sua nuova compagna. Ma la guerra è alle porte e le cose cambieranno per tutti. Per chi ama il cinema verità e i documenti della storia recente: Tanovic ha un talento particolare nel cogliere il passato recente.
Corpo celeste di Alice Rohrwacher
La sorella di Alba Rohrwacher, autrice di documentari, esordisce nel lungometraggio di finzione con la storia di una ragazzina a confronto con un ambiente ecclesiale deformato e lontanissimo dalla vera fede. Ma Corpo celeste non è un film anti-clericale, visto che la giovane Marta (Yle Vianello) forse troverà ora della fine un appiglio per continuare a credere.
Come ogni fine settimana che si rispetti, vi rimandiamo ai trailer dei film appena trattati, al box office e alle nostre app per iPhone e iPad.