Diario di una schiappa, recensione per tutta la famiglia

Diario di una schiappa, dalla regia di Thor Freudental, distribuito in Italia dalla Fox è sicuramente un film da vedere in famiglia. Tutti trovano un corrispondente nella storia raccontata ed un personaggio che più gli assomiglia!
La famiglia protagonista ha tre figli, uno in età da liceo, l’altro, Greg il protagonista, in età preadolescenziale ed infine un bimbo di circa tre anni.

Da questo potete capire come sia davvero un film che trasversalmente, raggiunge più generazioni.
Le tematiche discusse sono quelle tanto care a tutti gli adolescenti, che si rispecchiano in Greg, e anche ai genitori, che si rivedono nei genitori del ragazzino e possono condividere con qualcuno il loro senso di inadeguatezza nei confronti dell’età evolutiva più complessa in assoluto!
Sono mamma di due bimbi, come ormai già sapete, ed il primo ha quasi dodici anni, frequenta le medie e ha visto il film insieme a me.
Aveva già letto uno dei cinque libri scritti da Jeff Kinney, autore che ha ispirato e partecipato direttamente al progetto del film e dei sequel.

E ‘infatti previsto per Agosto prossimo l’uscita del secondo film di Diario di una Schiappa e, negli Stati Uniti, già stanno girando il terzo.
Tornando a noi, in particolare a mio figlio, posso dirvi che il film ha avuto un effetto positivo su entrambi.
Lui si è sentito coinvolto dalle pene del personaggio ed ha potuto condividerne i dubbi, le insicurezze, il senso di inadeguatezza e il bisogno di sentirsi accettato dal gruppo.
Io, come mamma, mi sono rincuorata nel constatare che in fondo per nessun genitore è facile gestire l’adolescenza dei propri figli, non esistono famiglie dove non sorgano contrasti e soprattutto, non esiste genitore che non sbagli!
Per fortuna, gli errori fatti per amore, sono perdonabili e risanabili e non creano mai rotture definitive.
Questo vale per genitori e figli e vale anche per gli amici.

In Diario di una sciappa, più che di una tematica centrale, parlerei piuttosto di molti differenti aspetti che vengono presentati ai grandi, ai medi e ai piccoli.
Gli scossoni emotivi a cui si è sottoposti quando si è adolescenti, sono un argomento che non passerà mai di moda. Chiunque li ricorda e, quando non ci appartengono più, ma appartengono ai nostri figli, proviamo un senso di pena per loro, che non sanno ancora cosa li attende…

L’aspetto più interessante del film è che, essendo stato tratto fedelmente da un libro originariamente scritto per un pubblico adulto, non mette mai in ridicolo le storie ed i personaggi.
Ne rispetta sempre, anche evidenziandone i difetti e gli errori, il personale punto di vista e la motivazione dietro ad un comportamento.
I ragazzini, vivono esperienze a volte imbarazzanti, a volte drammatiche, a volte ridicole, ma non sono mai presi e trattati da stupidi.
Assolutamente non si tratta di un film demenziale che ridicolizza temi quali il bullismo, le prime cotte sentimentali, l’emarginazione dal gruppo e così via…
Direi piuttosto che nel film, i temi cari ai ragazzi, vengono trattati senza troppa enfasi, in modo onesto e rispettoso dell’intelligenza dei ragazzi stessi.

ATTENZIONE CONTIENE SPOILER
Greg è un ragazzino di 11 anni alle prese con il primo giorno di scuola media e con un fratello più grande di lui, Rodrig, che gliene combina di tutti i colori e si diverte a metterlo in ridicolo.
Iniziata la scuola, quello che Greg desidera più di ogni altra cosa al mondo, è farsi accettare dai suoi nuovi compagni di scuola e diventare popolare.
Ad ostacolare questa sua ascesa, c’è il suo miglior amico Rowley, un simpatico ragazzino un pò sovrappeso che, al contrario di Greg, non si preoccupa minimamente di quello che possono pensare gli altri di lui.

Durante la prima lezione di educazione fisica, per sfuggire ad un massacro da parte degli altri compagni, fisicamente tutti più sviluppati di Greg e Rowley, i due ragazzini fanno la conoscenza di Angie, una ragazzina di seconda media che si tiene alla larga dalla popolarità e dall’idiozia dilagante che, a suo dire, contaggia tutti i membri dell’istituto.
Visto che la popolarità scarseggia per i due protagonisti, Greg decide di iscriversi al gruppo di wrestling, pensando si tratti dello show televisivo di cui è sempre stato un fan. La realtà dei fatti è assai più dura e Greg, non riuscendo ad eseguire quelle strabilianti mosse, tra l’altro completamente finte, dei suoi eroi televisi, finisce per essere umiliato in combattimento.

Decide di ingrassare un pò per passare alla categoria superiore, dove però si scontra con un’odiosa ragazzina aggressiva che lo stende al primo round. Greg diventa lo zimbello della scuola, con tanto di foto sul giornalino scolastico!
Arriva Halloween e Greg e Rowley si preparano al loro giro del vicinato in cerca di dolcetti, ma Greg è convinto che, per accaparrarsi i dolcetti migliori, debbano cambiare quartiere.
Si allontanano dal vicinato e si imbattono in un gruppo di bulli, poco più grandi di loro, ai quali, nel tentativo di fuga, rovinano la carrozzeria della macchina.
Un altro problema si aggiunge alla lista e i due ragazzini sembrano non saperne venire a capo. Greg è alla continua e disperata ricerca di popolarità, mentre Rowley sembra essere tranquillo e contento di se stesso e della sua vita e, nella sua ingenuità, continuerà sempre ad essere se stesso.

Greg coinvolge Rowley nel servizio d’ordine della scuola, ma anche qui, per sfuggire ai bulli che da Halloween, non hanno ancora smesso di inseguirli, Greg combinerà un bel pasticcio, abbandonando in strada i bambini e lasciando ricadere la colpa su Rowley.
L’amicizia tra i due è spezzata a causa di questo comportamento scorretto di Greg, che già nei giorni precedenti all’accaduto, nutriva per Rowley un pò di rancore.
Il fatto è che, mentre stavano giocando, Greg aveva accidentalmente rotto il braccio di Rowley. Quando quest’ultimo torna a scuola con il gesso, le ragazzine fanno a gara per firmarci sopra e l’impopolare ed insignificante Rowley, acquista d’un tratto notorietà, quella notorietà che Greg cerca disperatamente e che a Rowley sembra non cambiare nulla.


La verità sull’accaduto nel servizio d’ordine viene a galla e Greg viene punito ed espulso dal servizio, mentre Rowley viene gratificato e promosso.

La distanza tra i due aumenta e il rancore di Greg cresce. Il ragazzino decide allora di entrare nel coro della scuola e partecipare allo spettacolo, ma purtroppo la sua voce è troppo acuta per tutti i personaggi del Mago di Oz, e così finisce per interpretare un albero cantante.
Durante la prima dello spettacolo, davanti al pubblico di genitori, Greg, preso dalla rabbia, fà un pasticcio sul palco e scatena una vera e proprio rissa contro l’odiosa Dorothy,protagonista dello spettacolo.
I genitori sono preoccupati, soprattutto la mamma che non sa più come parlare con il figlio.
Arriva l’occasione di Ballando con i figli, una serata danzante tra mamme e figli, dove ovviamente c’è anche Rowley con sua madre.
Greg tenta allora un approccio per scusarsi, ma Rowley è ancora troppo ferito dall’ex amico e non vuole saperne.
Rowley nel frattempo, rimanendo se stesso, continua a ricevere consensi e popolarità, addirittura viene selezionato dal giornalino della scuola come nuovo vignettista. Anche Greg aveva partecipato alla selezione, ma preoccupato come al solito, di fare qualcosa che piacesse agli altri, non ha saputo dare voce alla sua fantasia e personalità, pur avendo un discreto talento come vignettista.
A pochi giorni dalla fine della scuola, i bulli che continuavano imperterriti a dare la caccia ai due ragazzini li scovano a scuola e decidono di dargli una lezione.
Questa volta tocca a Rowley essere umiliato di nuovo, ma Greg, anche per farsi perdonare per la scorrettezza commessa verso l’amico, lo difende e lo protegge, evitandogli così l’umiliazione pubblica e l’impopolarità.
In quell’occasione, Greg capisce quanto sia sciocca la continua ricerca della popolarità e quanto sia superficiale giudicare le persone in base ai loro vestiti, ai risultati sportivi, alle amicizie e così via.
Durante un suo illuminante discorso ai compagni di scuola, Greg prova a far passare questo messaggio, che purtroppo non viene recepito, a dimostrazione di quanto la stupidità sia contaggiosa!
Alla fine comunque Greg e Rowley ritornano ad essere gli amici di sempre, e Greg riesce a capire che deve accettarsi per quello che è e a vivere con più serenità la propria esistenza scolastica!