Ci siamo. Domani uscirà in diverse centinaia di sale italiane Rango, il film d’animazione diretto dal regista Gore Verbinski con Johnny Depp protagonista nei panni di un camaleonte in crisi di identità.
A dir poco eccellenti le critiche che la pellicola ha ricevuto in patria: su RottenTomatoes ha addirittura l’88% di recensioni positive, decisamente incredibile!
Visto che Johnny Depp non ha solo “prestato” la voce a Rango, ma ha realmente interpretato il personaggio (e gli animatori lo hanno riprodotto proprio con le movenze e l’espressività dell’attore) possiamo considerarla come l’ennesima prova di una carriera folgorante che la redazione di ScreenWEEK.it ha deciso di ripercorrere in ordine cronologico.
Ecco i film di cui abbiamo parlato nelle scorse settimane: Edward Mani di Forbice, Buon Compleanno Mr.Grape, Ed Wood e Don Juan De Marco maestro d’amore, Donnie Brasco, Il Mistero di Sleepy Hollow, La Maledizione della Prima Luna, Neverland – Un sogno per la vita, La fabbrica di cioccolato, La Sposa Cadavere, Sweeney Todd e Nemico Pubblico.
Oggi parleremo di una delle ultime pellicole di Depp, che è il secondo più grande successo della sua ventennale carriera: Alice in Wonderland.
Si tratta dell’ennesima collaborazione tra Depp e il regista Tim Burton, anche se non si tratterà dell’ultima visto che gireranno insieme anche il prossimo Dark Shadows.
Il cast del fantasy è composto da Mia Wasikowska (Alice), Anne Hathaway (La Regina Bianca),Helena Bonham Carter (La Regina Rossa), Crispin Glover (Fante di Cuori) e con le voci di Alan Rickman, Stephen Fry, Michael Sheen, Christopher Lee e Timothy Spall.
Che ruolo poteva interpretare il nostro attore preferito se non quello dell’eccentrico Cappellaio Matto?
A partire dalla prima pubblicazione del poster con l’attore nei panni del cappellaio i fan sono letteralmente impazziti: praticamente il ruolo della sua vita!
La storia la conosciamo tutti visto che il romanzo di Lewis Carroll è uno dei più noti di sempre, ma in questo caso ha ricevuto un particolare adattamento da parte della sceneggiatrice Linda Woolverton
Alice è cresciuta e ormai ha 19 anni. Ha solo dei vaghi ricordi di quanto accaduto 13 anni prima nel magico Paese delle Meraviglie.
Dopo la morte del padre alla ragazza viene imposto di accettare il fidanzamento del noioso Lord Ascot. Ma proprio durante la sua festa Alice scappa nel bosco attorno alla villa e cade in una buca molto profonda…
Uscita indenne si ritroverà in una stanza che fa da tramite tra i due mondi e si ritroverà per la seconda volta in un mondo fantastico, pieno di creature straordinarie e di personaggi a dir poco “particolari” come appunto il Cappellaio Matto, lo Stregatto e i gemelli Pincopanco e Pancopinco.
Ma avrà poco tempo per divertirsi: la malvagia Regina Rossa ha preso il controllo del regno e Alice aiuterà la Regina Bianca a riprenderselo per fare regnare la pace e la serenità.
Tim Burton alle prese con una favola ambigua come quella di Alice nel Paese delle Meraviglia è come immaginare un bambino in un negozio dei suoi dolci preferiti.
Ha prodotto una versione particolare e originale della favola che ha messo d’accordo quasi tutti, anche se molti si aspettavano toni ben più dark a cui Burton ci aveva abituato negli anni precedenti (d’altronde ha ottenuto il rating PG negli USA).
Di grande richiamo per il successo di Alice in Wonderland è stato Johnny Depp e il suo stravagante Cappellaio Matto. Nonostante nel cartoon della Disney, che abbiamo visto tutti almeno una volta nella vita, il personaggio avesse i capelli bianchi ci si è chiesti perché Burton avesse scelto di proporlo con degli assurdi capelli arancioni.
La spiegazione data è piuttosto razionale: la figura professionale del fabbricante di cappelli nell’Inghilterra del 19esimo secolo era decisamente a rischio, visto che utilizzavano il tossico mercurio per la lavorazione del feltro.
L’intossicazione dovuta al contatto col metalli portava a stati allucinatori e a pazzia (Carroll non si inventò niente, ma ripropose una figura tipica della sua epoca) e visto che provavano i cappelli che producevano il colore dei loro capelli mutava spesso verso il colore arancio. Interessante vero?
Johnny Depp, il suo Cappellaio e la Deliranza (il ballo della vittoria) hanno portato Alice in Wonderland a superare il miliardo di dollari incassati nei cinema di tutto il mondo, uno dei più grandi successi di sempre.
Inoltre all’ultima edizione degli Oscar il film ha vinto ben 2 premi per le migliori scenografie e per i costumi, incredibili e curatissimi.
E il nostro viaggio attraverso la carriera di Johhny Depp si conclude qui: quindi domani tutti in sala a vedere Rango!
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