Una bella notizia per gli spettatori di tutte le fasce d’età dei cinema italiani. La prevista “Tassa sul Cinema” di 1 euro per biglietto, che sarebbe dovuta entrare in vigore dal 1 luglio 2011, non verrà più applicata.
Lo riferisce il quotidiano Repubblica, che cita le parole del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gianni Letta:
“Nel Milleproroghe il meccanismo delle risorse per il finanziamento, tra l’altro, del tax credit per il cinema, era finanziato con l’aumento di un euro del biglietto del cinema, cosa che aveva giustamente preoccupato gli esercenti, in un momento in cui soprattutto i giovani sembrano tornare nelle sale, anche per i successi di alcuni film italiani che hanno contrassegnato la stagione passata. Un aumento così forte faceva giustamente nascere il timore che interrompesse il flusso di crescita, o rappresentare un messaggio negativo.”
A questo punto il FUS, il fondo unico per lo spettacolo, ritorna ai livelli dell’anno scorso con 438 milioni di euro o forse più. Infatti sono stati stanziati anche 149 milioni di reintegro per lo spettacolo, 80 milioni per la conservazione dei beni culturali, 7 milioni per gli istituti culturali.
Ma da dove arriveranno i nuovi fondi? Lo spiega Letta continuando:
“Con il decreto di oggi abbiamo abolito quell’euro di aumento, finanziando stabilmente il tax credit. Le risorse per questo intervento, come per altri, vengono da un modestissimo aumento delle accise sulla benzina, che non riguardano solo lo spettacolo, poichè già nel Milleproroghe c’era una serie di interventi finanziati con questo aumento. Una parte di questo aumento, peraltro modestissimo, visto che si parla di pochi centesimi, uno o due, è dirottato sul mondo della cultura e credo che tutti gli italiani saranno lieti di fare questo minimo sacrificio, che non incide sul portafoglio di nessuno in maniera significativa»
Quindi sarà ritoccata una delle innumerevoli accise sulla benzina con un aumento di 1-2 centesimi al litro, che sembra poco ma non si può dimenticare dei record raggiunti dai prezzi dei carburanti nell’ultimo mese.
In ogni caso è una vittoria netta degli spettatori e degli esercenti cinematografici, perché 1 euro in più a biglietto (in alcuni cinema avrebbe sfondato quota 9 euro a biglietto, fino a 12 euro per gli spettacoli in 3D) rischiava seriamente di provocare un drastico calo dei biglietti venduti.
Speriamo solo che il FUS reintegrato, a questo punto, venga utilizzato per opere di cui possa realmente beneficiare il grande pubblico e non solo particolari “nicchie”.
Anche ScreenWeek ha fatto la sua parte con una piccola ma significativa protesta nata negli scorsi mesi su Facebook: qui trovate infatti il link del nostro gruppo “No all’Euro in più al cinema”.
Fonte: repubblica.it