Proseguiamo con le icone degli anni Ottanta: questa settimana, parliamo di una delle più importanti e durature, il grande Freddy Krueger! Quando nel 1981 Wes Craven iniziò a scrivere Nightmare, si ispirò a parecchi episodi che avevano avuto una certa risonanza nella sua vita. Ad esempio, l’idea di sogni così spaventosi da causare la morte delle persone gli venne da un vero fatto di cronaca: alcuni vietnamiti di etnia Hmong, giunti in America per sfuggire alla guerra segreta della CIA nel loro paese, iniziarono a soffrire di disturbi del sonno, causati da incubi talmente allucinanti da spingerli a rifiutarsi di dormire. Alcuni finirono per morire davvero, e questo ebbe un forte impatto sul giovane Craven. La figura di Freddy Krueger ha invece due fonti di ispirazione primarie: visivamente, il mostro è ispirato alla figura di un vecchio che un giorno Craven vide per strada: il tizio passò davanti alla finestra del piccolo Wes, e lo fissò brevemente, per poi riprendere il cammino. Il nome, invece, viene da quello del bulletto che lo tormentava a scuola: Fred Krueger. E infatti anche uno degli assassini de L’ultima casa a sinistra si chiama Krug.
Ma c’è anche chi suggerisce che Craven si sia ispirato al corto realizzato da alcuni suoi studenti alla Clarkson University, un corto che si prendeva gioco degli horror dell’epoca. Le prove non mancano: il corto fu girato a Elm Street, nella zona di Potsdam, New York. Il film di Craven, guarda caso, si intitola A Nightmare on Elm Street e si ambienta nella cittadina fittizia di Madstop (“Potsdam” al contrario).
Al di là di questi aneddoti, Nightmare è uno dei capisaldi dell’horror anni Ottanta, al punto che il personaggio di Freddy è tornato in sei sequel (più uno spin-off in cui affronta Jason di Venerdì 13, Freddy vs. Jason) e nel recente remake/reboot in cui per la prima volta nella sua lunga storia non è stato interpretato da Robert Englund. Un attore che ha legato talmente il suo nome alla saga, da essere ormai indistinguibile da essa e dal personaggio che interpretava. Il film contiene svariati riferimenti freudiani alla sessualità, e il tema portante è proprio la perdita dell’innocenza in seguito al raggiungimento della pubertà. Nel cast, spiccano naturalmente Heather Langenkamp (che sarebbe tornata in Nightmare 3 e Nightmare – Nuovo incubo, dove interpreta se stessa) nei panni di Nancy, e un giovanissimo ed esordiente Johnny Depp in quelli del suo ragazzo Glen. Da notare, inoltre, la presenza del grande John Saxon, protagonista di numerosi poliziotteschi, nel ruolo del padre di Nancy, il tenente di polizia Don Thompson. Craven si allontanò radicalmente dal secondo capitolo, Nightmare 2 – La rivincita, ma tornò a sceneggiare il terzo e a dirigere Nuovo incubo, con cui mise la parola fine alla saga.
Qui sotto vi presentiamo una scena entrata nella leggenda: quella della sanguinosa morte di Glen/Depp. I bambini a letto!