La produzione di Men in Black III con protagonisti Will Smith, Emma Thompson e Tommy Lee Jones appare decisamente travagliata e subisce un ulteriore ritardo.
La riprese erano state divise in due parti: la prima è avvenuta regolarmente a novembre a New York, con le riprese della parte del film ambientata ai giorni nostri (e vi avevamo mostrato le prime foto dal set).
La seconda, quelle della parte del film ambientata nel passato con Josh Brolin nei panni di un giovane agente K, avrebbe dovuto iniziare proprio in questi giorni dopo una fase di riscrittura e “pulizia” della sceneggiatura ad opera di Jeff Nathanson (Prova a prendermi), che avrebbe ripreso e completato lo script creato da Ethan Coen e David Koepp (qui il nostro post di novembre).
Non vi era stata una spiegazione ufficiale di queste decisioni: si è parlato di sfruttare alcune agevolazioni fiscali iniziando a girare nel 2010, poi hanno detto che bisognava aspettare il caldo primaverile per alcune riprese negando totalmente di avere qualsiasi problema con la storia (si accennava solo ad una possibile riscrittura della parte legata al viaggio nel tempo).
Collider riporta oggi la notizia che il regista Barry Sonnenfeld e la produzione hanno posticipato ulteriormente le riprese (in 3D) fino al 28 marzo prossimo, e questa fa temere che i problemi con lo script siano tutt’altro che risolti.
Può fare stare tranquilli il fatto che l’uscita è programmata per il 25 maggio 2012, e c’è tutto il tempo per fare un lavoro come si deve creando un terzo capitolo degno dei primi due (e non solo parlando in termini di incassi).
La trama è basata sull’intenzione di uccidere l’agente K da parte del cattivo di turno, interpretato da Jemaine Clement, che viaggiando indietro nel tempo per compiere il gesto comporterebbe una serie di conseguenza catastrofiche che porterebbero alla fine del mondo. Toccherà all’agente J (Will Smith) con l’aiuto del personaggio interpretato da Emma Thompson, cercare di impedirglielo.
Questi ritardi e la mancanza di una solida sceneggiatura in partenza a volte portano a pellicole “dimezzate” o di dubbia qualità. Speriamo non sia questo il caso…
fonte: collider