Poco fa abbiamo potuto seguire in diretta l’annuncio delle candidature per l’83esima edizione degli Academy Awards (qui il post con l’elenco definitivo).
Poche le vere sorprese (anche confrontandole con le previsioni che avevamo fatto settimana scorsa, aiutandoci col sito Indiewire) per una edizione in cui però sono poche le certezze.
Impressionanti le 12 candidature ottenute da Il Discorso del Re di Tom Hooper (vicino al record di 14 nomination di Eva contro Eva e Titanic).
La vittoria del premio dei produttori (PGA) ha alzato negli ultimi giorni le quotazioni della pellicola e le numerose candidature hanno riaperto una gara che sembrava persa in partenza conThe Social Network di David Fincher, che ne ha ottenute 8.
Per esperienza sappiamo che ad un numero elevato di nominations non corrisponde sempre anche un numero considerevole di vittorie.
Lo sfortunato Il Curioso Caso di Benjamin Button (sempre di Fincher) su 13 candidature vinse solo 3 statuette “tecniche”, mentre Gangs of New York di Martin Scorsese non vinse nemmeno un Oscar su 10 nominations in tasca.
E’ un paio d’anni che assistiamo ad un sorpasso dell’ultimo momento sul grande favorito dei mesi precedenti. Lo scorso anno The Hurt Locker riuscì a battere la corazzata Avatar, mentre l’anno precedente The Millionaire sconfisse Benjamin Button.
Sarà utilissimo analizzare le premiazioni di categoria che ci saranno tra oggi e il 27 Febbraio 2011 (come ad esempio il DGA, i SAG e i WGA) per vedere se realmente Il Discorso del Re ha intenzione di imporsi come il reale favorito nella serata di premiazione degli Oscar.
Esaminiamo ora per le categorie più importanti quali sono state le conferme, le sorprese e le più grandi delusioni.
Dei 10 titoli previsti tutti hanno ottenuto la nomination a Miglior Film. L’ultimo posto disponibile se lo giocavano Winter’s bone, The Town e Blue Valentine e ha avuto la meglio il primo.
Personalmente mi dispiace molto per The Town, che è stato un grande successo di critica e pubblico, ma le potenzialità dimostrate da Ben Affleck alla regia sono innegabili e sicuramente potrà rifarsi nei prossimi anni.
Forse la più cocente delusione la ritroviamo proprio in questa categoria. Tutti davamo per certa la presenza di Christopher Nolan per il suo Inception nella cinquina (nominato anche al DGA), ma probabilmenteDavid O. Russell è riuscito a soffiargli l’ultimo slot disponibile.
Improbabile la vittoria dei fratelli Coen per Il Grinta (assenti nella cinquina del DGA), la lotta a questo punto sarà tra Fincher e Hooper. Il regista di The Social Network verrà battuto in volata anche questa volta? Speriamo di no.
Solo una sorpresa tra i nominati. Le presenza di Javier Bardem (Biutiful) che ha probabilmente superato Ryan Gosling (Blue Valentine).
Sarà in grado di vincere il suo secondo Oscar con una prova non in lingua inglese (come Roberto Benigni riuscì a fare con La Vita è Bella)? Probabilmente no: la vittoria è già in mano a Colin Firth per la sua magnifica interpretazione ne Il Discorso del Re.
Nessuna sorpresa in questa importante categoria. Dispiace per l’assenza di Julianne Moore (che avrebbe avuto maggiori chances se fosse stata candidata come non protagonista) e non sorprende più di tanto l’assenza di Tilda Swinton per Io Sono l’Amore.
La gara è però ancora aperta: riuscirà la Portman a vincere il suo primo Oscar o vincerà Annette Bening alla sua quarta nomination? Si scommette soprattutto sull’attrice di Black Swan.
Il nuovo Spiderman Andrew Garfield è rimasto escluso dalla cinquina (nonostante una fantastica interpretazione in The Social Network) ed è stato probabilmente John Hawkes a “rubargli” la candidatura.
La gara sembra aperta tra Christian Bale e Geoffrey Rush. L’Oscar al miglior attore non protagonista normalmente viene assegnato nella prima parte della cerimonia di premiazione: un’eventuale vittoria di Rush sarà un utile barometro per capire quanti Oscar potrebbero essere assegnati a Il Discorso del Re.
Nessuna novità rilevante in questa categoria, in cui avevamo previsto tutte e cinque le nominations. La bravissima Mila Kunis è stata esclusa nonostante la sua prova in Black Swan, ma rientrava anche questo nelle previsioni della vigilia.
La gara è aperta tra Melissa Leo e Helena Bonham Carter: anche in questo caso un’eventuale vittoria della seconda potrebbe far pensare ad un plebiscito per Il discorso del Re, ma la Leo è favorita anche grazie alla vittoria del Golden Globe. I premi di categoria (SAG) ci sapranno dare qualche elemento in più da analizzare…
Fuori i favoriti Confessions (Giappone) e Life Above All (Sudafrica), dentro Outside The Law (Algeria) e Dogtooth (Grecia).
La statuetta è però gara aperta tra La Donna che Canta (Incendies), il candidato canadese, e Biutiful diAlejandro González Iñárritu, molto amato dall’Academy, le cui quotazioni si sono alzate anche grazie alla candidatura di Bardem.
Nessuna sorpresa per la categoria delle migliori sceneggiature originali, dove il regista di Inception in questo caso non è rimasto deluso e dove invece avevamo previsto l’assenza di Black Swan.
Per le migliori sceneggiature adattate 127 ore entra nella cinquina dove si pensava avrebbe avuto almeno un riscontro L’Uomo nell’Ombra di Roman Polansky (grande favorito degli Oscar europei e completamente snobbato dall’Academy).
Previsti tutti e tre i candidati della categoria, che speriamo dall’anno prossimo venga estesa a cinque film visto che purtroppo il bellissimo Cattivissimo Me è stato escluso, e anche Rapunzel avrebbe meritato una candidatura.
La gara è chiusa ormai da luglio: Toy Story 3, con le sue critiche eccellenti e il suo miliardo di dollari di incasso, ha la vittoria in tasca.
La delusione più grande è sicuramente l’assenza di Inception dalla categoria del Miglior Montaggio. Solo la scena finale dei “calci a catena” valeva la statuetta (ma Il Discorso del re doveva arrivare a 12…).
Nessuna sorpresa per le categorie della miglior Scenografia e Fotografia, mentre Burlesque non è riuscito non solo ad ottenere una candidatura per la Miglior canzone, ma neanche quella per i miglior Costumi (in cui è invece rientrato l’italiano Io Sono L’amore di Luca Guadagnino, unica nomination per il film).
Nessuno sorpresa nelle candidature per la miglior colonna sonora, in cui sarà gara a tre: Hans Zimmer per Inception, Trent Reznor e Atticus Ross per The Social Network e Alexandre Desplat per il Discorso del Re hanno le stesse probabilità di vittoria.
Solo una candidatura per Tron: Legacy (montaggio sonoro), incredibilmente escluso dalla categoria dei Miglior Effetti Visivi (ehhh????) in cui non riesco ancora a capacitarmi come sia possibile che vi sia rientrato Hereafter (e se lo avete visto comprenderete i miei dubbi vista la presenza di un’unica scena con effetti visivi).
Spero vivamente che Inception possa rifarsi e vincere nella maggior parte di queste categorie, perché non vedo altra pellicola che se lo meriterebbe rispetto al film di Nolan.
Voi che pensate delle nominations agli Oscar? Per quale film siete molto soddisfatti e per quali delusi?
Diteci la vostra nei commenti qui sotto!
Per tutte le informazioni e le news riguardanti l’83esima edizione degli Oscar vi rimando alla nostrapagina ufficiale del database.