Il Discorso del Re, visto in anteprima

Pubblicato il 26 gennaio 2011 di Leotruman

Il Discorso del Re Poster Italia
Il Discorso del Re di Tom Hooper

Con: Colin FirthHelena Bonham Carter,Guy PearceMichael GambonJennifer Ehle,Geoffrey RushTimothy Spall

Durata: 118 minuti

Anno: 2010

Dopo la morte del padre, Re Giorgio V di Inghilterra, il duca di York è sollevato al pensiero di non dover salire sul trono in quanto affetto da una forma debilitante di balbuzie che gli impedisce di parlare in pubblico.

Ma quando il fratello Edoardo VIII abdica per sposare una donna divorziata, viene improvvisamente incoronato come Giorgio VI, Re di un paese sull’orlo della guerra in cerca disperatamente di un leader.

Grazie all’aiuto della moglie (Elisabetta, la futura Regina madre) e del logopedista Lionel Logue il Re cercherà di superare il suo problema e affrontando le sue paure più intime.

Ci sono film che puoi provare a detestarli a priori, ma alla fine non ci riesci e ti conquistano.

Mi era successo con il furbissimo The Millionaire, che aveva “rubato” al bellissimo Il Curioso Caso di Benjamin Button gli Oscar all’ultimo momento.

Quest’anno l’esperienza si è ripetuta visto che il favorito David Fincher con The Social Network, film che personalmente ho amato tantissimo, rischia di perdere per la seconda volta in tre anni a causa dell’impressionante avanzata de Il Discorso del Re, forte delle sue 12 nominations (qui l’elenco con tutte le candidature).

Entrato abbastanza acido in sala, ne sono uscito invece conquistato.

Il film di Tom Hooper è una magnifica produzione, curata in ogni suo aspetto e con tutte le carte in regola per sciogliere i cuori degli spettatori (e dei membri dell’Academy).

La scelta degli attori è stata impeccabile. Colin Firth ha già la statuetta in mano per la sua interpretazione del balbuziente Giorgio VI, che appassiona ed emoziona evitando il rischio “macchietta” in cui potevano incappare tanti altri.

Goeffrey Rush risulta simpatico ed eccellente in qualsiasi ruolo reciti, da Barbossa al logopedista Logue, anche se la parte del film in cui l’ho preferito è stato nel finale, proprio quando la sua recitazione si è abbassa di un paio di righe. Helena Bonham Carter nei panni della futura Regina Madre diverte e commuove, un personaggio che volutamente rimane sempre un passo indietro e da il meglio di sé nella dimensione intima della famiglia.

La sceneggiatura è brillante e alterna i toni di commedia e dramma, senza mai perdere ritmo nelle quasi due ore di proiezione ed evitando di pigiare pesantemente il pedale della lacrima facile. Inoltre, nonostante il finale si sappia già prima ancora di entrare in sala, la scena del “discorso” non è prevedibile come si poteva pensare.

Altro punto a favore la regia di Tom Hooper, che stupisce con alcune scelte decisamente poco scontate in un film dai toni classici come questo, come ad esempio un buon uso della camera a mano che rende ancora più appassionante la visione di alcune scene chiave.

Bellissima la ricostruzione della Londra dell’anteguerra, così nebbiosa e malinconica tendente al triste grazie ad una fotografia dai colori così sordi. Piuttosto classica la colonna sonora di Alexandre Desplat, che fa il suo lavoro senza che però ti rimanga in testa qualche tema particolare a fine visione.

In sostanza l’ho trovato un film più sincero e meno furbo del previsto, ma il fatto di avere tutto così al posto giusto nel momento giusto mi fa solo venire ancora più voglia che venga premiata una pellicola così atipica e particolare come The Social Network, che a questo punto ritengo ufficialmente la miglior pellicola dell’anno passato.

Voto: 7.5

A questo link potete leggere la recensione ufficiale del nostro Gabriele Niola, mentre dalla finestra qui sotto potete andare direttamente alla pagina del database dedicata al film, dove potete trovare i trailer, foto e news.

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