Oggi è l’ultimo giorno dell’anno, il che significa solo una cosa: tempo di bilanci. Quella trascorsa, è stata una stagione senza ombra di dubbio piuttosto soddisfacente a livello televisivo. Certo, rivolgendo lo sguardo ai nuovi serial partiti negli States questo autunno, il quadro è un tantino depressivo, ma tutto sommato il 2010 “telefilmicamente” parlando ha assolto il suo buon compito: quello di intrattenerci! Ma bando alle ciance, e iniziamo a tirare le somme dei cinque serial più belli della stagione.
Prima di iniziare il countdown, è però doveroso soffermarsi su un serial che – a mio avviso – si merita una menzione super partes: Lost. Dopo sei stagioni, si è concluso lo scorso Maggio in contemporanea mondiale, il serial cult dell’ultima generazione.
Nonostante siano trascorsi mesi dal doppio finale, è ancora dura parlarne, non è vero? Senza Lost, ci sentiamo tutti un po’ perduti. E tra chi ancora s’interroga sull’enigmatico finale, chi invece ha deciso di ricominciarlo tutto d’accapo, e chi semplicemente si è mosso verso altre ossessioni seriali.. il 2010 telefilmico è indissolubilmente legato a Lost.
Fatta la premessa “isolana”, passiamo invece ai cinque serial che – secondo la redazione di ScreenWeek – hanno segnato (chiaramente in positivo) l’anno passato.
5. RAISING HOPE
La comedy dell’anno. Irriverente, imprevedbile, intelligente, black.. ma soprattutto divertentissma. Personaggi al limite dell’adorabile, che ti conquistano dal primo minuto, grazie anche soprattutto al validissimo cast, su cui regna sovrana Martha Plimpton che non si ama mai abbastanza.
4. V
Partito nel Novembre del 2009, il remake de i Visitors si è rivelato abbastanza insoddisfacente dal punto di vista degli ascolti, complice una programmazione quantomeno sbagliata da parte di ABC. Critica e pubblico hanno però reso questo remake un vero e proprio successo, tanto da garantirgli una seconda stagione, in partenza la prossima settimana negli States. Mistero, fantastienza, action: questi gli elementi di V, sommati al fascino esoterico della civiltà aliena.
Con cinque milioni e passa di telespettatori, una trasmissione in contemporanea in quasi tutto il mondo (in Italia è andato in onda, ad un giorno di distanza, su FOX) The Walking Dead è senza ombra di dubbio la serie evento della stagione. Ispirato all’omonima serie di comics firmati Robert Kirkman, e composta da soli sei episodi, la serie ha conquistato tutti: fan del fumetto e non; gli amanti dell’horror e quelli invece interessati all’aspetto più umano. L’eccellente fotografia, le sceneggiature limate alla perfezione, e un cast ben sopra alla media hanno conferito a The Walking Dead una qualità che non è passata inosservata: il serial è stato rinnovato per un secondo ciclo, questa volta di ben tredici episodi!
2. FRINGE
Nonostante il pubblico americano fatichi ad accorgersene, Fringe è in assoluto una delle migliori serie in onda che, col suo mix perfetto di generi e stili televisivi, conquista, emoziona, affascina e fa riflettere di settimana in settimana. In particolare, dopo solo metà di questa terza stagione, mi sento in diritto di definirla un vero e proprio capolavoro, e la possibilità che un serial come Fringe rischi di essere cancellato mi ferisce veramente, ma il fatto che comunque – nel bene o nel male – sia seguita da così tanta gente.. mi fa ben sperare, che almeno qualcuno che ne capisce di qualità è rimasto! Piccola nota: questa stagione tre è la stagione di Anna Torv.. fantastica.
1. DEXTER
Non so come facciano, ma gli autori di Dexter non sono riescono solo a superarsi di stagione in stagione, ma anche ogni episodio è sempre meglio di quello precedente. Indubbiamente il merito va anche e soprattutto al cast, dal divino Michael C. Hall (sem-pli-ce-men-te perfetto!) alla sottovalutata Jennifer Carpenter, ma non c’è dubbio che tra gli autori di Dex ci siano dei geni. Dopo una quarta stagione sorprendente, la quinta mi è piaciuta anche di più, dall’inizio alla fine. Contrariamente a chi l’ha chiamata sottotono, io dico che Dexter si guarda e si ama non solo per l’aspetto thriller, che pure è importante, ma soprattutto perchè è una serie che ha come protagonista un uomo, e le sue emozioni. Dimenticate tutto il resto, quello è intrattenimento: la vera poesia sta nei personaggi, in quello di Dexter in primis che – quest’anno – ne esce caratterizzato in maniera raffinata, dolorosa, forte e tutta una serie di antitetiche sfaccettature che mi sembra inutile raccontare. Grandiosi i nuovi personaggi introdotti quest’anno: Lumen, interpretata dalla bravissima Julia Stiles, e il cattivo della stagione Jordan Chase, che Jonny Lee Miller ha saputo rendere come uno dei cattivi più ambigui e meglio caratterizzati della serie (ora qualcuno mi lincia, ma anche meglio di Trinity).
Per quest’anno è tutto. Ci “vediamo” l’anno prossimo.. tanti auguri di un felicissimo 2011, pieno di telefilm!