Intervista esclusiva a Mehdi Mahdloo, il Sufien di Che bella giornata

Intervista esclusiva a Mehdi Mahdloo, il Sufien di Che bella giornata

Di Claudia

Qualche giorno fa nel post in cui vi ho mostrato le prime foto del film Che bella giornata (che trovate anche QUI), ed anche ieri quando vi ho mostrato il poster ed il trailer (che trovate anche QUI) vi avevo preannunciato che uno degli attori ci avrebbe fatto una gran bella sorpresa ….
… quel giorno è arrivato e posso svelarvi che la sorpresa è l’intervista al giovane attore Mehdi Mahdlooun’intervista molto originale in cui le domande/risposte saranno intervallate da alcune belle immagini scattate sul set milanese di Che bella giornata e che Mehdi Mahdloo ha voluto regalare in esclusiva ai nostri lettori!!!

Mehdi Mahdloo foto 4

Mehdi Mahdloo è un giovane attore teatrale e cinematografico romano ma è anche un bravo scrittore infatti ha vinto il Premio Letterario “Hombres” nel 2009 con il racconto “Tra il Bene e il Male”ed anche nel 2010 con il racconto “Dedicato alla Morte”.

Ciao Mehdi, ti ringrazio per aver accettato la nostra intervista.
Grazie a voi per avermi dato la possibilità di raccontarmi e di parlare un poco dei miei progetti.  E’ davvero un piacere

Sei stato protagonista in due cortometraggi:
“Solo, di fronte ad un bivio” per la regia di Simone La Rana premiato alla XVa edizione del Vasto Film Festival

Solo di fronte ad un bivio Mehdi Mahdloo foto film 01

e “Lettera di compleanno” per la regia del regista Luca Annovi.

iLettera di compleanno Mehdi Mahdloo foto film 01

Il tuo primo ruolo in un lungometraggio è stato quello di Marco, un militare, ne La città invisibile, opera prima del regista Giuseppe Tandoi, un film meraviglioso sull’Aquila post terremoto.
Tra te e L’Aquila c’è un legame molto speciale non solo perché presso l’Università de L’Aquila studi “Culture Per La Comunicazione” ma anche perché come membro della Croce Rossa Italiana (di cui sei anche testimonial 2011) sei stato coinvolto in prima persona nelle operazioni di soccorso in quel tragico 6 aprile del 2009 che ha cambiato per sempre quel territorio e quella gente!!!

Puoi raccontarci cosa ricordi di quel terribile giorno e se da una esperienza devastante come quella hai potuto trarre qualcosa di buono anche per il tuo ruolo di attore?
Sicuramente è stata una notte terrificante. Una disgrazia non solo per il popolo aquilano ma per tutti coloro che, per esempio come me, studiavano o lavoravano a l’Aquila. Ricordo bene quella notte. Grida, crolli e tanta gente in preda al panico o ferita per strada. Ma in questi casi, come per fortuna accade quasi sempre, c’è gente sempre pronta a partire e ad aiutare. Come i miei colleghi di Croce Rossa Italiana ma anche di tutte le altre associazioni di volontariato, sono stati efficientissimi e veloci nelle operazioni di soccorso. Io, per quanto possibile e senza presidi medici, ho soccorso “alla meglio” i passanti bisognosi di aiuto. C’è da dire che l’Aquila ha riportato e ha tutt’ora ferite profonde sia strutturali che sociali. Quello in cui tutti sperano è che piano piano, nonostante la tragedia passata e il disagio attuale, la situazione ritorni quanto prima alla normalità, per quanto possibile.

Mehdi Mahdloo Croce Rossa

Per quanto riguarda la mia carriera d’attore, devo dire il caso mi ha aiutato. Nella disgrazia, una fortuna. Infatti, mentre ero in servizio presso un campo allestito da Croce Rossa Italiana, è passata la troupe di Giuseppe Tandoi che cercavano delle location per girare il film La città invisibile e mi notarono. Io riferii che già ero attore e loro non esitarono a provinarmi. Davvero una bella occasione.

Anche se sei romano il tuo nome e cognome possono trarre in inganno… sei mai stato vittima di qualche forma di discriminazione?
Vado fiero delle mie origine persiane. Ogni persona dovrebbe, a mio avviso. Ma rimane che sono nato e cresciuto in Italia, che mi ha donato la mia mentalità e la mia cultura. E sono orgoglioso di definirmi italiano. Purtroppo, rimane che alcune persone (in tutte le parti del mondo), ti giudicano perché il tuo nome gli “suona” straniero. Specialmente quando si è piccoli. E’ triste vedere come i ragazzini a volte isolano o etichettano dei loro compagni perché non conformi al loro mondo. Per fortuna ho trovato da subito amici e persone che hanno formato insieme a me, un gruppo inseparabile di compagni di “vita”. C’è da dire che io sono nato a Roma e quindi, non ho avuto il problema dell’integrazione. Ma mi rendo conto che ci sono ragazzi che vengono giudicati e trattati male perché vittime di razzismo. In una società come la nostra, è vergognoso. Il “multietnicismo” è un regalo bellissimo. E’ da stupidi essere razzisti.

Che bella giornata Mehdi Mahdloo Foto dal set 01

Il 5 gennaio, sul grande schermo, ti vedremo interpretare il ruolo di Sufien nel lungometraggio Che bella giornata, scritto e diretto da Gennaro Nunziante, prodotto dalla Taodue Film e distribuito da Medusa. Un film allegro ma non demenziale, che a suo modo affronta un tema importante come quello dell’integrazione religiosa.
Ci racconti un po’ il tuo personaggio?
Un tema senz’altro scottante ma trattato, secondo me, magistralmente dagli autori del film. Riguardo a Sufien, il mio personaggio, posso dire che è un ragazzo deciso a raggiungere i suoi obbiettivi ma a volte è anche vittima delle situazioni. Sicuramente con un carattere forte ma anche molto sensibile, come lo è per esempio, con sua sorella Farah (Nabiha Akkari). In questo mi ha anche aiutato molto il rapporto stabilito sul set con Nabiha. Ci siamo conosciuti e da subito ci siamo presi alla perfezione. Abbiamo cominciato a comportarci anche fuori dal set proprio come un fratello e una sorella che si vogliono molto bene. Questo sicuramente ci ha aiutato a sentirci più uniti sul set.

Che bella giornata Mehdi Mahdloo Nabiha Akkari Foto dal set 05

Quali difficoltà hai dovuto affrontare per interpretare al meglio il tuo personaggio?
Sicuramente, una su tutte è stata la lingua araba. Sufien è un ragazzo arabo, io persiano. In Iran non si parla arabo ma il Pharsi, una lingua assolutamente differente. Quindi è stato davvero difficile recitare alcuni spezzoni in arabo. Mi ricordo le prove che facevamo prima del ciack con l’interprete. A volte era molto frustrante ma quando finiva il ciack e sia Gennaro Nunziante che l’interprete davano il loro benestare, scoppiavamo di gioia.

Che bella giornata Gennaro Nunziante Checco Zalone Rocco Papaleo Mehdi Mahdloo Foto dal set 02

Nel cast oltre a Luca Medici Alias Checco Zalone (Checco) ci sono anche Nabiha Akkari (Farah), Rocco Papaleo (Nicola il padre di Checco), Anna Rita Del Piano (Anna la mamma di Checco), Tullio Solenghi, Ivano Marescotti, Luigi Luciano, Michele Alhaique, Anna Bellato e Bruno Cesare Armando.
Avevi già recitato con qualcuno di loro?
Prima di questo set, purtroppo non ho mai avuto modo di recitare con nessuno di loro. Infatti mi ritengo decisamente onorato ad averne avuto la possibilità. Sono professionisti precisi e assolutamente all’altezza dei loro nomi. Certo all’inizio ero in soggezione e avevo timore di non essere all’altezza ma alla fine di ogni scena, mi rincuoravano sempre e mi facevano sentire a mio agio.
Specialmente con Rocco Papaleo, mi ricordo che dopo una scena abbastanza dura e lunga, si sedette al mio fianco e mi diede una pacca sulla spalla facendomi i complimenti. E’ stato davvero fantastico.

Per non parlare di Checco Zalone che mi ha fatto sentire subito “a casa” venendomi a trovare in camerino dopo la mia prima scena sul set. Non me lo sarei mai aspettato.

Su un set come quello di Che bella giornata, non è difficile immaginare che ci siano stati molti episodi divertenti, potresti raccontarcene uno?
Sicuramente. Tutta la troupe era allegra e di buon umore. Come non esserlo del resto, con Zalone e tutti gli altri che anche fuori dal set, ci divertivano con gag e battute. Non c’è un momento che mi sento di citare sugli altri. Davvero in tutti i momenti ridevamo e ci divertivamo da matti. Ma era anche vero che quando si entrava in scena, la professionalità e la serietà prendevano il posto delle risate che poi tornavano a scena conclusa.

Che bella giornata Mehdi Mahdloo Nabiha Akkari Foto dal set 06

E’ la seconda volta che vieni diretto da un regista pugliese ed in Che bella giornata reciti anche al fianco di Luca Medici un pugliese doc, c’è qualcos’altro che ti lega alla Puglia?
La Puglia è decisamente una terra fantastica che sforna artisti meravigliosi. Devo dire che in generale sono molto legato al Sud Italia. I sapori, i paesaggi e tutto quello che è “Meridione” mi affascina moltissimo. E non solo. Diciamo che ho un tesoro segreto al Sud. Ma non rivelerò niente …. 🙂

In quali altri progetti sei impegnato attualmente?
Anche se vorrei tanto, non posso dire molto dei miei progetti futuri ora. Vi anticipo solo che ci sono molte cose in cantiere, anche a livello internazionale. Speriamo che vada tutto in porto al più presto. Sicuramente sentirete molto parlare di me e spero che le mie interpretazioni vi piacciano. Tengo molto alle persone che mi seguono e spero sempre di soddisfarle.

Mehdi purtroppo il tempo a nostra disposizione è giunto al termine ma prima di lasciarci vorrei chiederti un’ultima cosa: per quale motivo i nostri lettori non dovrebbero farsi sfuggire l’occasione di vedere Che bella giornata?
Beh sicuramente per il cast, che vi intratterrà senza deludere le aspettative. Il film è fantastico e sicuramente vi strapperà tante risate anche non essendo mai banale. Lo si può andare a vedere con tutta la famiglia e sono altrettanto sicuro che una volta finito di vederlo, avrete voglia del “bis”. Un film per chi ama Zalone e gli altri interpreti ma anche per tutti coloro che non vogliono un “cinepanettone” ma non amano i film troppo intricati e complessi. Andate a vederlo!

E’ stato un piacere intervistarti e ti ringrazio nuovamente per la tua disponibilità.
Grazie ancora a voi e alla vostra disponibilità, allo spazio e all’attenzione che mi avete offerto. Spero di poter di nuovo scambiare due chiacchere con voi quanto prima. Un abbraccio a tutti.

Vi ricordo che potrete seguire tutte le news di Che bella giornata semplicemente cliccando QUI.

Che bella giornata sarà in tutti cinema italiani a partire dal 5 gennaio 2011.

Per ingannare l’attesa quale soluzione migliore se non quella di guardarci un bel cortometraggio?
Io direi che la scelta migliore è Lettera di compleanno di Luca Annovi il cui protagonista è proprio il nostro amico Mehdi Mahdloo (voce narrante di Emanuele Carioti).

Buona Visione

Nel giorno del suo trentesimo compleanno un ragazzo romano scrive una lettera a Dio, confidandogli errori, incertezze, speranze. Uno sfogo che lo fa riflettere e che gli fa capire che la forza di affrontare la vita è dentro di lui.

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