Nome: Teschio Rosso
Vero nome: Johann Schmidt
Altre identità: Der Rote Schädel, Dell Rusk, Bettman P. Lyles, l’Agente dai mille volti, The Man, Cyrus Fenton, Teacher, Tod March, John Smith, Aleksander Lukin
Prima apparizione: Captain America Comics #7, ottobre 1941
Abilità: esperto di combattimento corpo a corpo, tiratore scelto, genio strategico
Gruppi: Hydra, AIM
Interpretato sullo schermo da: Hugo Weaving
Ogni eroe ha la sua nemesi, e nel caso di Capitan America si tratta di Johann Schmidt, alias il Teschio Rosso. Pericoloso criminale nazista, dotato di un senso strategico superiore, Schmidt, per una logica tutta interna al mondo dei fumetti, è finito in animazione sospesa insieme al suo avversario, e ciò gli ha permesso di continuare a tormentarlo fino ai giorni nostri!
Cresciuto per strada dopo che il padre l’aveva cacciato di casa perché lo riteneva responsabile della scomparsa della moglie, morta dandolo alla luce, Schmidt si arrangia come può fino a che non trova lavoro in un albergo. Lì, incontra Adolf Hitler in persona. Il Fuhrer, convinto delle sue potenzialità, lo addestra di persona facendone il suo braccio destro. Schmidt diventa così il Teschio Rosso, terrorista di stato che mette in atto infiniti piani per far vincere la guerra ai tedeschi. Gli Stati Uniti creano Capitan America come risposta a questa minaccia.
Curiosamente, nei fumetti, il primo Teschio Rosso a esordire (nel numero 1 di “Captain America Comics”) è però George John Maxon, un uomo d’affari americano diventato spia nazista. Cap lo affronta un paio di volte, causandone poi la morte. Ma nel numero 7 della testata compare Schmidt, che si scopre essere il vero Teschio Rosso, nonché mandante di Maxon. Esiste anche un terzo Teschio: trattasi di Albert Malik, agente sovietico attivo negli anni Cinquanta. Da menzionare soprattutto perché fu Malik a causare l’incidente aereo che uccise Richard e Mary Parker, ovvero i genitori di Peter Parker alias Spider-Man.
Nel corso delle decadi, Schmidt è morto e risorto svariate volte, è invecchiato, ringiovanito, si è reincarnato in uomini d’affari, cloni di Steve Rogers, e infine nello stesso Cap. Nel ciclo “Captain America: Reborn” (da poco pubblicato in Italia da Panini Comics), si scopre infatti che Rogers non è stato ucciso al termine di “Civil War”, ma è rimasto intrappolato nel tempo e nello spazio. Il piano del Teschio è quello di riportarlo al presente, trasferendo però nel corpo di Rogers la sua volontà. Dopo una dura battaglia nella mente, Cap ha la meglio e riacquista il controllo di sé. Teschio muore ancora una volta, ucciso durante un’epica battaglia. Ma sarà davvero così?
Per finire, una curiosità: la versione Ultimate del personaggio, appena vista nella serie “Ultimate Avengers”, è niente meno che il figlio di Steve Rogers, dato alla luce dalla sua fidanzata Gail Richards mentre lui era in guerra in Europa. Dopo essere stato strappato alla madre e cresciuto dall’esercito, a 17 anni uccide 200 uomini nella base e si scotenna la faccia, assumendo il classico look del personaggio. Nel 1963, è lui stesso ad assassinare Kennedy a Dallas!
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