Maschi contro Femmine, la recensione in anteprima

Pubblicato il 27 ottobre 2010 di Gabriele Niola

Maschi-contro-femmine-Poster-ItaliaRegia: Fausto Brizzi
Cast: Fabio De Luigi, Sarah Felberbaum, Nicolas Vaporidis, Giorgia Würth, Carla Signoris, Luciana Littizzetto, Paola Cortellesi, Chiara Francini, Claudio Bisio, Emilio Solfrizzi, Alessandro Preziosi, Paolo Stefano Ruffini, Lucia Ocone, Nancy Brilli, Francesco Pannofino, Giuseppe Cederna
Durata: 113 minuti
Anno: 2010

Maschi e femmine allarga, ingradisce e straripa la tendenza naturale mostrata da Fausto Brizzi (sia come sceneggiatore che poi come regista/sceneggiatore) al film corale, ovvero al racconto di diverse storie riunite attorno ad un unico tema (prima il momento topico, cioè la maturità, poi le difficoltà nei rapporti).  Film sempre più grandi, sempre più lunghi, con sempre più personaggi fino a questo doppio film (a Febbraio arriverà Femmine contro Maschi) che raddoppia i personaggi e gli attori. Chi è protagonista in questo sarà comprimario nell’altro e viceversa.

In un tripudio bulimico di personaggi, situazioni e caratteri che ha il sapore del campionario umano, Brizzi & co (il solito Massimiliano Bruno e per l’occasione anche la “femmina” Pulsatilla) innestano il loro racconto ad episodi intrecciati. I protagonisti delle 4 storie in un modo o nell’altro si conoscono tutti, ma in linea di massima le loro storie sono indipendenti le une dalle altre, benchè vengano raccontate parallelamente.
Inevitabilmente Maschi contro femmine non si concentra sui personaggi ma sul tema, sorvola le diverse storie cercando più la visione d’insieme che l’approfondimento. Con lo stile di regia invisibile e controllato di Brizzi il film scorre nonostante la durata (anch’essa) gonfiata per poter raccontare senza il fiatone tutte le trame.

Rispetto al passato non si può fare a meno di notare come la verve di scrittura che aveva portato Fausto Brizzi alla ribalta sia sostituita sempre più dalla verve individuale degli attori (spesso comici) coinvolti. Dagli inizi, quando i suoi film non avevano grandi nomi su cui contare, ad ora Brizzi sempre aver abbandonato la grande fiducia in una commedia “di sceneggiatura”, che sappia cioè trovare il divertimento negli espedienti di scrittura, e sembra più ripiegato su una commedia di attori. Paola Cortellesi, Fabio De Luigi e poi nel possimo Claudio Bisio e Ficarra e Picone, agiscono su un canovaccio introducendo la loro personalità e il loro umorismo.
Il risultato è forse più efficace (anche se dipende da chi viene coinvolto) ma sicuramente meno omogeneo.

Quello che invece aumenta di produzione in produzione è l’abilità commerciale di Brizzi, stavolta impegnato su 4 fronti. Oltre ai film Maschi contro Femmine è anche libro (scritto con Pulsatilla), è sceneggiatura per una storia comparsa su Topolino, è video musicale del pezzo che Francesco Baccini ha scritto appositamente ed è espediente perfetto di product placement (tante storie, tante situazioni, tanti prodotti).
In sostanza Brizzi è l’unico in Italia a pensare il film come un prodotto che non si esaurisce in sala ma capace di declinarsi in diversi media, prendere diverse forme e trasportare una medesima idea su supporti diversi che giungano a pubblici diversi.

E’ Brizzi la vera alternativa all’altro cinema da grandissimo incasso italiano? Qui le altre critiche

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