La solitudine dei numeri primi, il nuovo film di Saverio Costanzo sarà presentato il 9 settembre alla 67° edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia
L’idea del film nasce dall’omonimo libro “La solitudine dei numeri primi” di Paolo Giordano, vincitore del premio Strega 2008, che ha venduto più di un milione e mezzo di copie.
Alice (Alba Rohrwacher) e Mattia (Luca Marinelli) sono due ragazzi segnati per sempre da episodi che riguardano la loro infanzia. Alice vittima di un incidente sugli sci che le ha causato un difetto a una gamba, Mattia vittima della perdita della sorella gemella.
Sono entrambi “primi“. Come i numeri primi, che divisibili solo per se stessi o per uno, non interagiscono con il mondo infinito di tutte le altre cifre, sono solitari e incomprensibili agli altri.
Quando da adolescenti s’incontrano nei corridoi di scuola, riconoscono il proprio dolore l’uno nell’altra.
Crescendo, i loro destini s’intrecciano in un’amicizia speciale, finché Mattia, laureatosi in fisica, non decide di accettare un posto di lavoro all’estero.
I due si separano per molti anni e sarà una sequenza di eventi a ricongiungerli, per riportare in superficie una quantità di emozioni mai confessate e costringere Alice e Mattia ad affrontare la domanda delle loro esistenze:
due numeri primi potranno mai trovare un modo per essere insieme?
Nel cast anche Isabella Rossellini (Adele mamma di Mattia), e Filippo Timi (il clown)
Ed ecco il trailer de La solitudine dei numeri primi, film prodotto Offside e distribuito da Medusa a partire dal prossimo 10 settembre
La Offside alla 67° edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia presenterà anche un film concorso 1960 di Gabriele Salvatores, che sarà anche nella giuria guidata dall’amico Quentin Tarantino.
Secondo voi riuscirà La solitudine dei numeri primi ad eguagliare o superare il successo ottenuto dall’adattamento cinematografico degli altri libri vincitori del Premio Strega come Non ti muovere scritto da Margaret Mazzantini vincitore nel 2002 e diretto da Sergio Castellitto, Caos calmo scritto da Saverio Veronesi vincitore nel 2006, adattato da Nanni Moretti e diretto da Antonello Grimaldi o Come Dio comanda scritto da Niccolò Ammaniti vincitore nel 2007 e diretto da Gabriele Salvatores?
Ed in generale cose ne pensate degli adattamenti cinematografici di grandi libri? Vi piace l’idea o credete che un buon libro debba rimanere imprigionato solo nelle sue pagine?
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