A questo punto, mi secca ancora di più averlo perso alla Mostra di Venezia (ma il nostro Gabriele l’ha visto, qui la recensione). Mi secca perché, se già la truffa era stata subodorata durante il festival, ora ne abbiamo la conferma dal regista stesso, Casey Affleck, che intervistato dal New York Times ha ammesso tutto: I’m Still Here è un falso clamoroso. “E’ una interpretazione incredibile, il ruolo della sua carriera“, dice a proposito del cognato Joaquin Phoenix, che appare come un bruciatissimo attore in declino che decide all’improvviso di dare una svolta alla sua carriera diventando rapper. Il mondo ci aveva creaduto un po’, e ha già fatto tanto parlare di sé la scena in cui Phoenix viene ospitato al talk show di David Letterman, che lo massacra. In quel caso, Letterman non aveva idea che Phoenix stesse recitando.
Affleck ha rivelato che le scene iniziali, in cui si vede Phoenix in piscina a Panama con i suoi fratelli, sono state in realtà girate alle Hawaii e poi passate avanti e indietro in un registratore per ottenere l’effetto “filmato amatoriale”. Nonostante ciò, il regista ha dichiarato: “Non ho mai voluto prendere in giro nessuno. L’idea di una truffa non mi è mai passata per la mente“. L’unica sequenza vera è quella in cui Joaquin e i suoi fratelli si esibiscono per le strade di Los Angeles, “Jackson Five style“.
Il 22 settembre, Phoenix tornerà al Letterman, stavolta nella parte di se stesso. A questo punto resta da sperare che il film venga distribuito anche da noi, nonostante sia davvero esplicito e duro in certi frangenti. Affleck ha appena comprato un biglietto per la storia del Mockumentary.
(Fonte: ComingSoon)