A un bel videogioco si perdona -quasi- tutto.
Una grafica non all’altezza, una storia scritta da una scimmia ubriaca, una longevità non particolarmente elevata. Quello che proprio non si riesce ad accettare è un sistema di controllo pensato con i piedi. Nel caso in cui nel gioco non si abbia bisogno di fare acrobazie, correre sui muri e saltare distanze siderali riuscendo ad arrivare alla sporgenza successiva per il rotto della cuffia, questo dei controlli può non essere un problema tanto grave.
Non c’è bisogno che vi dica quanto di tutto questo sia presente in Prince of Persia, vero?
Titolo: Prince of Persia: Spirito Guerriero
Sviluppatore: Ubisoft
Genere: Videogioco : Azione
Prezzo: 7,99 € (!!!)
Adatto a: Ragazzi
PoP: Spirito guerriero per Iphone, è una conversione praticamente identica del capitolo uscito nel 2004 per Pc e console.
La storia inizia con il principe che, dopo aver utilizzato le sabbie del tempo (presenti anche nell’adattamento cinematografico con Jake Gyllenhaal) per riavvolgere gli avvenimenti del primo gioco e sfuggire al proprio destino, è inseguito da un demone. Il nome della bestia è Dahaka ed è il guardiano del tempo. Il suo compito è assicurarsi che lo scorrere del tempo segua il giusto corso e, proprio per questo motivo, da la caccia al principe con lo scopo di ucciderlo per punirlo. Il principe, dopo anni di fuga, decide di porre rimedio alla situazione salpando verso l‘Isola del tempo, dove le sabbie sono state create, e impedirne la creazione così da spezzare la condanna sulla sua testa.
La conversione diretta dalla versione “casalinga” si porta dietro molti vantaggi ma, ancora di più, una marea di svantaggi.
I filmati sono favolosi, resi perfettamente e senza un’incertezza grafica, stesso discorso per il resto del gioco. Tecnicamente è uno dei titoli più impressionanti visti su iphone: ottimi i modelli, le animazioni, gli effetti. Davvero d’impatto la somiglianza grafica con il titolo originale. E’ un’ottima dimostrazione di potenza da parte del dispositivo Apple che si dimostra in grado di gestire una grafica notevolmente migliore di quella del Nintendo Ds e non lontana dagli standard PSP. Altro vantaggio è la longevità: ci troviamo di fronte a un avventura in grado di regalare ore e ore di combattimenti, enigmi, salti impossibili: insomma tutto quello che si richiede da un action.
Fin qui tutto rose e fiori. Le note dolenti arrivano una volta che si comincia a giocare.
Far eseguire al principe le innumerevoli acrobazie di cui è capace era già difficoltoso con l’utilizzo di una tastiera, tanto che, al tempo, si consigliava un joypad per giocare alla versione pc.
Ora immaginate quanto dev’essere difficile eseguire questi salti, in cui tempismo e precisione sono fondamentali, con il touch screen, senza un “feedback” tattile. I risultati sono disastrosi.
Stiamo parlando di un gioco il cui controllo fu studiato per l’utilizzo di una levetta analogica vera, di uno strumento che permette di muoversi e di pigiare al momento giusto il tasto corispondente e,nonostante questo, già su console alcuni salti erano parecchio ostici.
L’unico aiuto concesso in questa conversione, sono delle freccette dorate che indicano il percorso da seguire. Camminate sul muro, salti di rimbalzo e capriole all’indietro sono ancora tutte presenti e notevolmente più difficili. Questo, unito alla mancanza di checkpoint frequenti (capita spesso di ritrovarsi a ripetere intere sessioni di livelli), rende pesante procedere nell’avventura già al livello di difficolta medio. Nonostante la presenza delle sabbie del tempo, che consentono di tornare indietro un numero limitato di volte quando si muore, i comandi sballano troppo spesso e ci si trova a ricominciare per sbagli commessi non intenzionalmente.
Insomma, se ci fossimo trovati davanti a un gioco con un sistema di controllo pessimo (come quello di Shrek: E vissero felici e contenti, per esempio), ma in cui questo difetto fosse stato passabile, PoP sarebbe un gran bel titolo. Purtroppo tutto ciò che c’è di buono viene spazzato via dalla frustrazione. Dalla sorpresa -negativissima- di ritrovarsi a ripetere parti intere di livelli per un salto errato o per un tasto premuto al momento sbagliato. Se a questo aggiungiamo il prezzo altissimo dell‘app (7 euro e 99 centesimi è più di quanto costi oggi la versione per console ps2xbox e gamecube o quella per Pc), l’acquisto di questo gioco è ingiustificabile.
Da giocare quando: Si ha un pad in mano. Decisamente proibitivo eseguire salti decenti utilizzando un touch screen.
Consigliato? No: prezzo alto e sistema di controllo pessimo. Proprio una brutta accoppiata.
In chiusura, prima di darvi appuntamento alla prossima recensione, vi segnalo le nostre applicazioni per iphone e ipad, che sono decisamente fruibili anche senza l’utilizzo di una levetta analogica!