Bryan Singer: «X-Men: First Class sarà ambientato negli anni ’60!»

Pubblicato il 21 agosto 2010 di Marco Triolo

Harry Knowles di Ain’t It Cool ha intervistato telefonicamente Bryan Singer, che non ha risparmiato succulenti dettagli su X-Men: First Class, il prequel da lui prodotto e diretto da Matthew Vaughn. La notizia più interessante e che non mancherà di impressionare positivamente i fan è che il film sarà ambientato… udite udite… negli anni ’60! Si vedranno alla TV i comizi di Malcolm X e di Martin Luther King (cui Xavier e Magneto sono in parte ispirati nelle loro diverse posizioni). Siamo all’epoca della presidenza Kennedy, un periodo colmo di speranza per il futuro degli Stati Uniti e del mondo: vedremo i giovani Charles Xavier e Erik Lehnsherr (Michael Fassbender) condividere il sogno di una società futura in cui mutanti e umani possano vivere in pace. Vedremo l’incidente che porrà fine alla loro amicizia e che costringerà Xavier su una sedia a rotelle. Vedremo, insomma, la nascita del Professor X e di Magneto. Singer ha anche confermato che James McAvoy, che interpreta Xavier, avrà i capelli nel film!

A dare del filo da torcere ai mutanti buoni ci sarà stavolta lo Hellfire Club, guidato da Sebastian Shaw (Kevin Bacon) ed Emma Frost (January Jones). La squadra dei giovani mutanti di Xavier e Lehnsherr non comprenderà Ciclope e Jean Grey – siamo negli anni ’60 dopo tutto – ma ci sarà il fratello di Ciclope, Havoc (Lucas Till) e poi vedremo anche Bestia, interpretato da Nicholas Hoult, mentre Rose Byrne sarà Moira MacTaggert. Insomma, il cast visto finora è corretto. Ci saranno anche delle comparsate a sorpresa di cui non si è finora rivelato nulla: io scommetto su Hugh Jackman nei panni di Wolverine, che tanto non può invecchiare…

Singer ha anche promesso che stavolta i costumi saranno più simili a quelli dei fumetti e che l’atmosfera sarà più internazionale (vedremo sequenze ambientate in Inghilterra e URSS), ispirata ai primi film di James Bond. Alla base di X-Men: First Class c’è dunque un’idea forte quanto rischiosa: realizzare il primo film di supereroi ambientato nella cosiddetta Silver Age, l’epoca in cui l’universo Marvel nacque. Certo, bisognerà fare uno sforzo di sospensione dell’incredulità per convincersi che Ciclope poteva avere un fratello giovane negli anni ’60, e in generale mi pare che Singer e Vaughn abbiano sacrificato la coerenza in favore dell’atmosfera. Se il film si rivelerà riuscito come spero, credo che non sarà un problema.

Voi che ne pensate?

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