Al di là se sia giusto o sbagliato il fatto che Roman Polanski se la sia cavata senza scontare il suo crimine, dobbiamo ammettere che la prospettiva di vedere presto un suo nuovo film è fantastica, al di là di quello che può aver fatto. E, visto che ora è libero, il regista si preapara a lavorare a God of Carnage, un film tratto dal romanzo omonimo di Jasmine Reza, che Polanski ha intenzione di ambientare a New York. Naturalmente, dovrà ricostruirla in studio, come Stanley Kubrick per Eyes Wide Shut (che però l’aveva fatto per una scelta sua, Polanski sarà invece ovviamente costretto).
Il libro parla di due coppie di genitori, che si incontrano per discutere civilmente di un incidente che ha coinvolto i loro rispettivi figli, uno dei quali ha ferito l’altro in un parco pubblico. Col procedere della serata, le due coppie manifestano comportamente sempre più infantili, finché la situazione non degenera nel caos. Materiale perfetto per il regista, che potrebbe sfornare un altro grandissimo film al livello de L’uomo nell’ombra. Una richiesta al governo USA: se mai riuscirete a metterlo in gattabuia, almeno consentitegli di girare dei filmini in carcere. Per il bene dell’umanità.
(Fonte: /Film)