Un film entra nella storia quando non si riesce più ad evitare di parlarne, quando si programmano sequel e soprattutto quando vengono girate parodie.
Se poi vengono girate anche versioni pornografiche allora si raggiunge il top.
Avatar rientra in pieno in tutte queste categorie, con il carico da novanta della decisione di far uscire in sala una seconda versione del film (27 agosto) con 8 minuti di scene inedite… questa si una cosa poco usuale.
Più facile che vengano girate parodie porno ed il film di James Cameron non poteva certo sfuggire a questa regola.
Si chiamerà This ain’t Avatar XXX il film che la Hustler (e chi altrimenti?) metterà in circolazione a partire da settembre.
Alcune note.
Il film viene distribuito direttamente in home video (dvd/blu-ray) come ormai è usuale per il mercato del porno.
Nessun dubbio che se c’è un mercato ad aver pagato pesantemente il download (più o meno) illegale è quello del porno.
Il film verrà probabilmente promosso come una parodia dell’originale per cercare di evitare (o quantomeno di ridurre al minimo) denuncie ed azioni legali.
Ed effettivamente di una parodia si tratta, solo che non dovrebbe fare molto ridere.
Indiscrezioni vogliono che sia un porno con tutti i crismi (e scusate l’accostamento forzato dei due termini!).
Considerazione logica.
Sappiamo tutti che Sully e la bella Na’vi hanno fatto sesso nella vicenda raccontata da Cameron, solo che il regista ha voluto nasconderci quella scena.
Il problema è che non sappiamo come l’hanno fatto, sebbene possiamo ipotizzare una qualche unione attraverso i lunghi capelli recettori.
Ora è evidente che nella versione porno il sesso tra i due (e presumibilmente anche tra altri) si compirà in maniera tradizionale, diciamo secondo le regole umane, altrimenti tanti saluti al porno.
Quindi – conclusione – l’intero film si basa su presupposti che ribaltano uno degli assunti principali dell’Avatar originale, con buona pace degli appassionati e (speriamo) godimento fisico degli spettatori.