Visto che stamattina abbiamo parlato di Conan, e visto che nell’ultimo appuntamento si era parlato di Terminator, oggi non possiamo che proseguire “Pezzi di cinema” con Conan il barbaro, il film di John Milius che rese Arnold Schwarzenegger un’icona leggendaria del cinema americano.
Tratto molto liberamente dalle storie di Robert E. Howard, il film è la storia di Conan, abitante della mitica terra di Cimmeria durante la preistorica era Hyboriana, che dedica la sua vita alla vendetta dopo aver assistito alla morte dei suoi genitori, uccisi insieme al resto del villaggio dal malvagio Tulsa Doom (James Earl Jones, voce di Darth Vader!). Ad aiutarlo, ci saranno due ladri, Subotai (Gerry Lopez) e Valeria (Sandahl Bergman).
La sceneggiatura, scritta da John Milius, Oliver Stone e Edward Summer, si discosta molto dalle storie di Howard: prima di tutto, in esse Conan non fu mai schiavizzato e usato come gladiatore, ma rimase fino all’adolescenza nel suo villaggio natale, dove combattè e vinse una dura battaglia con l’impero di Aquilonia. In secondo luogo, Tulsa Doom, pur essendo un personaggio di Howard, fu tratto dalla saga di Kull e non da quella di Conan.
Però la vendetta al cinema funziona benissimo e fornisce a Conan uno scopo. Tutta la prima parte, nella quale lo vediamo cresscere mentre spinge una gigantesca ruota, rende alla perfezione la sua silenziosa ma incommensurabile rabbia, che ribolle sotto la superficie per poi esplodere.
Conan il barbaro è un caposaldo del genere Sword and Sorcery, e uno dei film più epici mai realizzati, supportato da una grande regia e dalla mitica colonna sonora di Basil Poledouris. Avremmo voluto mostrarvi la scena della ruota, ma non si riesce a embeddare: la trovate qui. Qui sotto vedete invece il compiersi della vendetta di Conan, ai danni del “povero” Tulsa Doom!