Che giornata luttuosa, ahinoi: dopo l’addio a Gary Coleman si è da poco diffusa la notizia che Dennis Hopper, grandissimo attore del cinema americano e indimenticato regista di Easy Rider, si è spento nella sua casa di Venice in California. Aveva 74 anni e da tempo ormai era malato di cancro alla prostata.
Hopper lascia un’eredità enorme, soprattutto come attore. Tra i suoi ruoli memorabili, ricordiamo L’amico americano di Wim Wenders (in cui interpretava il personaggio di Ripley in seguito incarnato da Matt Damon), Osterman Weekend di Sam Peckinpah, Speed di Jan De Bont, La terra dei morti viventi di George Romero e Palermo Shooting, ancora di Wenders. Di recente lo avevamo visto in Lezioni d’amore di Isabel Coixet.
Da regista, Hopper firmò come detto l’epocale Easy Rider, cantando della libertà e dei sogni della generazione del ’68 e facendo a Jack Nicholson il dono di una carriera che fino a quel momento gli era stata negata.
Un grande, ci mancherà tantissimo. R.I.P.