Dopo gli Epic storici e religiosi, oggi parliamo di quelli mitologici, in riferimento al cinema americano. Specifichiamo questo perché in realtà la maggior parte della produzione mitologica anni ’50 e ’60 fu creata in Italia, e del Peplum italiano parleremo in dettaglio la settimana prossima. Inoltre, qui non si parlerà nemmeno di “fantasy” veri e propri, perché fantasy è un termine troppo generico e si riferisce più in particolare a film con ambientazioni medievali e spaziali.
Certo è che la produzione fantastico-mitologica americana e inglese di quegli anni può essere considerata capostipite del cinema fantasy che sarebbe arrivato più tardi. Gli elementi comuni sono: una storia avventurosa che prende spunto dalla mitologia dell’antica Grecia o dell’antica Roma, un eroe indomito o una squadra di eroi in una missione per salvare il proprio mondo, e infine gli effetti speciali pionieristici del genio della stop motion Ray Harryhausen, o dei suoi numerosi discepoli. Tra i primi esempi, c’è Sinbad il marinaio (1947, di Richard Wallace, con Douglas Fairbanks), che contiene già l’atmosfera di questo tipo di film, anche se non ha in realtà elementi fantastici. Sinbad tornerà più volte protagonista di film fantasy: ricordiamo Il 7° viaggio di Sinbad (1958, Nathan Juran), Il viaggio fantastico di Sinbad (1974, Gordon Hessler) e Sinbad e l’occhio della tigre (1977, Sam Wanamaker). Del 1963 è invece il classico Gli Argonauti di Don Chaffey. Come si vede, alcuni film di Sinbad sono già tardi, e vanno ben oltre il periodo d’oro del “Sandalone” americano.
La stessa cosa si può dire di Scontro di Titani (1981), da cui è appunto tratto Scontro tra Titani di Louis Leterrier. Il filone è andato poi in stand-by solo per essere ripreso in anni recenti. Ma di questo parleremo fra un po’.
Nel prossimo appuntamento, cominceremo a trattare il cinema epico italiano, in particolare gli anni del muto. A domani!