Ouch. Ancora non avete visto La città verrà distrutta all’alba – che esce oggi nei cinema – ma vi posso anticipare che… beh… non è propriamente all’altezza del film di George Romero. Breck Eisner sa girare con compentenza, su questo non c’è dubbio, e magari ha solo bisogno della giusta sceneggiatura, dunque non fasciamoci la testa prima di rompercela. Eppure, la notizia che ora Eisner ha in mano il remake di 1997: Fuga da New York, superclassico di John Carpenter, non è entusiasmante. Diavolo, comunque un remake del genere faticherebbe a essere entusiasmante, a meno che non resuscitassero Stanley Kubrick per affidarglielo.
La sceneggiatura è di Allan Loeb, e unisce la storia originale a una sorta di “origine” di Jena Plissken (brrr). Per risparmiare soldi, si è deciso che New York rimarrà intatta: è stata abbandonata e trasformata in prigione a causa del fallout radioattivo dovuto all’esplosione di un ordigno nucleare nelle vininanze della città. Peccato, perché una delle cose belle dell’originale era il look devastato della metropoli. Tra i registi considerati prima di Eisner, anche Len Wiseman e Brett Ratner. Mi sa che è andata meglio così.
(Fonte: Heat Vision)