Con quella faccia da mascalzone che si ritrova, la carriera di Ralph Fiennes sembrava destinata ad una lunga carrellata di bad guys. Fortunatamente quest’attore oltre ad un viso capace di bucare lo schermo ha anche un indiscutibile talento, cosa che gli ha permesso di comparire in ruoli sempre più complessi e diversi. Certo, il fascino del male vince sempre, e se dovessero chiedermi qual’è stata una delle sue migliori interpretazioni, non esiterei un secondo: Amon Goeth, malvagio capitano delle SS di Schindler’s List, un personaggio che ha lasciato un solco indelebile nella mente di molti spettatori, e che gli è valso una nomination agli Oscar e vari riconoscimenti tra cui quello del BAFTA, del New York Film Critics Circle e della National Society of Film Critics come miglior attore non protagonista.
Primo di sei fratelli, Ralph Fiennes inizia prestissimo a coltivare la sua passione per la recitazione. Dopo aver frequentato la Royal Academy of Dramatic Arts è entrato a far parte di compagnie teatrali come la Royal National Theatre e la Royal Shakespeare Company. Una parentesi ricca di soddisfazioni, il cui naturale seguito è stato il grande schermo. L’esordio arriva nel 1992 accanto a Juliette Binoche in Wuthering Heights, tratto dall’omonimo romanzo di Emily Brontë. Il successo, come detto in precedenza, lo ottiene grazie a Steven Spielberg e alla sua Lista di Schindler. Seguono una serie di titoli importanti, diretti da registi altrettanto degni di nota, che l’hanno visto per esempio vestire i panni dell’ex poliziotto del futuro Lenny Nero, protagonista di Strange Days, cult movie diretto dal premio Oscar Kathryn Bigelow. Nel 2002 David Cronenberg lo vuole come protagonista del suo Spider. Nel ruolo di uno schizofrenico, ossessionato dai propri ricordi, l’attore è riuscito a donarci un’interpretazione decisamente lontana dai “bastardi” che ci aveva mostrato in precedenza, dimostrando di saper dosare sapientemente intensità drammatica e faccia tosta. Seguono titoli come Harry Potter e il calice di fuoco, In Bruges – La coscienza dell’assassino, The Hurt Locker e The Reader – A voce alta, in cui affronta nuovamente gli orrori del nazismo, subendo le conseguenze di un amore “malato“.
E tanto per rimanere in tema “cattivi ragazzi“, prossimamente lo vedremo nel ruolo di Ade, il dio degli Inferi, in Scontro tra Titani. Un malvagio più malvagio che mai? Decisamente no, in realtà si tratta solo dell’ennesimo, ognuno può benissimo scegliere il suo preferito!