Con ampio ritardo (ho visto il film qualche giorno dopo l’uscita nelle sale italiane) provo a buttare giù un paio di considerazioni sul secondo episodio dell’allegra brigata Chipmunks, ricordate Alvin? Bisogna fare un salto indietro nel tempo di 2 anni (circa):
E ora? Ora i ragazzi sono tornati, più famosi, più uniti e bravi che mai. Degno sequel di una favola a lieto fine direte voi. Un peccato andare ad intaccare la situazione. Oltre a loro viene presentato un nuovo gruppo che darà del filo da torcere a quello che per primo ha calcato i migliori palchi della nazione. Torna alla ribalta quello Ian Hawk (all’anagrafe: David Cross) che ormai non aveva più nulla da perdere dopo l’inesorabile sconfitta subita nel primo episodio. Insieme a lui le Chipette, band tutta al femminile composta da Brittany, Eleanor e Jeanette che si avvicinano alla città con il solo obiettivo di conoscere Alvin e soci ma che –a causa della loro lingua lunga e di notizie non troppo aggiornate– permettono a Ian di conquistare la loro fiducia, di diventare famose rubando la scena dove possibile e di basare il rapporto sulle bugie che peggio descrivono i Chipmunks.
Il terreno della sfida sarà la scuola ed il suo programma di musica a rischio sospensione per mancanza di fondi. L’unico modo per salvare l’istruzione sarà la Battaglia delle Bande a colpi di voci, balletti e chi più ne ha più ne metta. Alvin prende l’impegno ma a causa del suo essere al centro dell’attenzione ne farà passare di cotte e di crude ai fratelli. Le Chipette dovranno scoprire l’amara verità dell’essere andate contro un gruppo che non aveva fatto assolutamente nulla di male nella propria carriera, insieme conquisteranno la scena.
Cosa c’è da aspettarsi? Non granché, si tratta pur sempre di un sequel. L’idea non è più “nuova” (contrariamente al primo episodio), la trama è terribilmente prevedibile ma fortunatamente i personaggi valgono sicuramente il prezzo di un futuro noleggio in DVD, difficilmente mi sentirei di consigliare una serata al cinema, a meno che non si voglia prendere i propri pargoli concedendogli 92 minuti di sorrisi e risate 🙂
Buon divertimento.