A volte ritornano

Pubblicato il 01 marzo 2010 di Redazione

Procedendo con il nostro viaggio nel cinema di Tim Burton verso Alice in Wonderland , ci siamo imbattuti in un grande ritorno: quello di Batman.

Batman – Il ritorno (1992) sequel di Batman (1989) ottenne ancora più successo del suo predecessore: è infatti più veloce, più divertente e più ricco di individui che decidono di coprire le loro ferite psicologiche dietro eccentrici costumi.

In questo episodio, l’attenzione del regista si sposta un po’ dal Cavaliere Oscuro per dare spazio ai suoi tre antagonisti: Max Shreck (Christofer Walken), Catwoman (Michelle Pfeiffer) e il Pinguino (Danny De Vito).

Abbiamo un uomo d’affari privo di scrupoli con un piano malvagio (Walken), un uomo che rifiutato dalla sua famiglia d’origine a causa della sua deformità cerca  con mezzi alquanto discutibili il suo posto nel mondo (De Vito) e una segretaria frustrata pronta a vendicarsi e far valere i suoi diritti a colpi di frusta e artigli (Pfeiffer).

La potenza visiva del film, la descrizione psicologica degli antagonisti e l’abilità nel creare un universo fantastico estremamente coerente e verosimile sono i punti forza di questa pellicola.

Le scene d’azione passano in secondo piano. Non è lì che batte il cuore del regista che tuttavia continuerà a prendersi cura dell’uomo pipistrello come produttore di Batman Forever lasciando la regia a Joel Schumacher.

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