Danzando con il diavolo nel pallido plenilunio

Danzando con il diavolo nel pallido plenilunio

Di Redazione

In attesa dell’uscita di Alice in Wonderland, ecco a voi la terza tappa del nostro viaggio nel fantastico mondo del cinema di Tim Burton. Questa volta ci fermiamo a Gotham City habitat naturale di uomini pipistrello e altre bizzarre creature.

Nel 1989 Batman fu il film che incassò di più al botteghino in Nord America e non era certo un anno di crisi per il cinema statunitense: lo stesso anno uscì anche Indiana Jones e l’ultima crociata.

In quel periodo Batman, l’uomo pipistrello della DC comics nato nel 1939, stava vivendo un periodo di crisi. La serie TV degli anni ’60 ispirata all’eroe aveva rovinato la reputazione del Cavaliere Oscuro avendolo trasformato in un uomo in calzamaglia che si esibiva con il suo partner Robin in imbarazzanti coreografie tra un coloratissimo ‘Kapov!’ e un esplosivo ‘Pov!’.

Qualcuno doveva restituire a Batman la sua dignità di supereroe e questo qualcuno fu l’ex scrittore di fumetti Michael Uslan che acquisto i diritti c inemotografici di Batman deciso a realizzare un film che aderisse all’idea di Batman del suo creatore Bob Kane. Uslan presentò il suo progetto alla Warner Bros che lo accettò di buon grado e lo affidò a Tim Burton.

All’epoca Burton aveva appena 29 anni e due grandi successi low budget alle spalle. Il regista accettò di girare un blockbuster come Batman solo per ottenere maggiore libertà nei progetti futuri. Burton non era un fan del fumetto ma riuscì ad empatizzare con l’uomo pipistrello come individuo non integrato nella società e avvolto da un oscuro manto di solitudine.

Burton dovette lottare molto per avere Michael Keaton come protagonista del film. I produttori preferivano affidare un ruolo a un attore noto per i suoi film d’azione come Mel Gibson o Harrison Ford piuttosto che a un attore famoso per i suoi ruoli brillanti. Neanche i fan di Batman approvavano la scelta di Keaton e inviarono oltre 50.000 lettere di protesta agli studios.

In risposta, la Warner Bros. ingaggiò Bob Kane, il creatore di Batman, che approvò personalmente sceneggiatura, cast e scenografia.

Nessuno dei fan osò più sollevare alcuna critica e iniziò la cosiddetta ‘Batmania‘ che portò alla vendita di oltre 750 milioni di dollari di merchandising.

Il film venne girato nei Pinewood Studios in Inghilterra dove venne costruito un enorme set dallo scenografo Anton Furst – l’uomo che era riuscito a creare la scenografia di Full Metal Jacket senza muoversi dall’Inghilterra.

Burton e Furst viaggiavano sulle stesse lunghezze d’onda e crearono una Gotham City metallica, oscura, fredda dove luci e forme riportano alla memoria film come Metropolis. Il film vinse un Oscar per la scenografia nel 1989.

Indimenticabile l’interpretazione di Jack Nicholson nei panni di Joker che gli valse niente poco di meno che l’entrata nel Guinness dei primati dell’epoca come attore più pagato per singola performance. Nicholson aveva infatti scelto di ricevere una percentuale sull’incasso totale del film e ottenne così ben 60 milioni di dollari per tre settimane di riprese.

Batman e Joker si contendono da sempre i favori del pubblico. Tu da che parte stai?



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