Chi di voi ricorda il secondo episodio di Ritorno al futuro?
Ok, immagino tutti.
Forse però non tutti ricordate che nel film, ambientato in un futuro abbastanza prossimo (siamo nel 2015), il protagonista Marty McFly (un fantastico Michael J. Fox) si imbatte in una sala cinematografica dalla cui facciata gli balza in faccia uno squalo gigantesco. In programmazione c’è Lo squalo 19 in una fantasmagorica versione in 3D.
Perchè faccio un salto indietro (o avanti se preferite) nel tempo di questo genere?
Ora vi spiego.
Nel 2010 uscirà un cofanetto Blu-Ray che raccoglie la trilogia di Ritorno al Futuro.
Ora… immagino i produttori del cofanetto riuniti intorno ad un tavolo a chiedersi: come facciamo a vendere un cofanetto con dentro tre film che tutti hanno già visto e rivisto e far si che lo comprino anche quelli che non sono fan sfegatati della trilogia o al limite i super appassionati di Robert Zemeckis?
E poi immagino uno di questi personaggi che tira fuori dal cilindro la soluzione.
Oltre ad una serie di contenuti speciali più o meno interessanti nel cofanetto sembra che ci sia spazio anche per una chicca veramente notevole.
Si, avete indovinato!
A corredo del tutto trovate anche un corto intitolato Lo squalo 19, naturalmente in 3D e (sembra di capire) con tanto di occhialini rosso/bu a corredo.
Così il marketing porta a compimento una promessa che arriva dal passato e realizza le previsioni del futuro.
Naturalmente immagino si tratti di un corto senza troppe pretese artistiche con l’obiettivo evidente di fare da specchietto per le allodole, ma è innegabile che l’idea è simpatica ed accattivante.
E naturalmente apre una nuova frontiera (o almeno una finestrella) nel mondo del marketing cinematografico che ormai ha l’unico limite della fantasia degli addetti ai lavori.
Una domandina per voi.
Qualcuno sa dirmi come mai in Ritorno al futuro 2 fu inserito uno Squalo 19 e non un Rocky 19 o qualche altro titolo?
C’è un motivo molto pratico legato a questioni di autorizzazioni…