Negli anni ’80 Wes Craven ha passato le cosiddette pene dell’inferno per trovare qualcuno disposto a produrre il lungometraggio che aveva in mente. La storia parlava di un serial killer anomalo, che infestava i sogni degli adolescenti di una piccola cittadina di provincia. La cosa particolare era che se questo “demonio” uccideva qualcuno nel sonno, questo moriva veramente. Un’idea innovativa, ma che non convinceva nessuno. “Non è reale!” dicevano, “Non farà mai paura!“. Ovviamente il tempo ha dato ragione al regista statunitense. Nightmare – Dal profondo della notte è diventato uno dei più longevi franchise horror della storia del cinema e il suo protagonista artigliato, Freddy Krueger, ha sul serio alimentato gli incubi degli spettatori di tutto il mondo.
Un successo così grande che, vista anche la recente smania reboot che ha invaso il grande schermo, non poteva certo passare inosservato. Così è stato, come ben sapete. Il 30 aprile arriverà nelle sale americane A Nightmare on Elm Street, remake dell’omonimo cult diretto da Wes Craven. Robert Englund, mostro artigliato di tutta una saga, cede lo scettro al nuovo arrivato Jackie Earle Haley. Dietro la macchina da presa c’è Samuel Bayer, talentuoso regista di videoclip al suo primo lungometraggio. Come porsi di fronte a questo progetto? Difficile da dire. Da un lato possiamo “contare” su un teaser trailer che non promette affatto male:
Dall’altro lato ci sono tutti i contro che un’operazione del genere comporta, tra cui la diffidenza dei fan. Poi arrivano delle notizie, riguardanti il ritorno sul set, a riprese concluse, per girare alcune scene aggiuntive. Cosa vuol dire? Il film non funziona ancor prima di arrivare in sala? Le risposte le ha date Jackie Earle Haley, che durante un’intervista per scifiwire.com ha detto:
“Abbiamo fatto alcune riprese aggiuntive durante le vacanze natalizie. Solo alcune riprese, penso sia una cosa comune a gran parte dei film che vengono girati”
Niente per cui preoccuparsi dunque, anche se il dubbio rimane. Il film rimane un grosso rischio e se la piega presa è quella del recente Venerdì 13, c’è poco da stare allegri. Voi cosa vi aspettate da questo progetto?