Anche quest’anno il 3D Day del Future Film Festival ha fatto il punto sulla situazione del cinema tridimensionale nel nostro paese. Mentre però l’edizione dell’anno scorso (la prima) aveva puntato più che altro sulla distribuzione e l’esercizio (come passare alla proiezione tridimensionale, quanti film sarebbero arrivati e con quale scadenza) quest’anno c’è stata anche un’importante sessione sulla produzione tridimensionale.
A parte le iniziative di Tinto Brass, sempre foriere di grande pubblicità ma per il momento ancora a livello di mero progetto, ci sono già delle realtà 3D nostrane. In primis Volo del neo entusiasta della terza dimensione Wim Wenders. Il regista tedesco ha aderito al curioso progetto di girare un corto per la Regione Calabria (che finanzia) e ha voluto farlo in tre dimensioni. Poi come spesso gli capita durante la lavorazione la sua curiosità ha preso il sopravvento, si è lasciato intrigare da una storia vera di accettazione di immigrati in una regione che dell’emigrazione ne sa molto e il risultato è che il corto è diventato di 35 minuti, che sono intervenuti anche Ben Gazzarra e Luca Zingaretti e che, tra documentario e finzione, sarà la prima opera tridimensionale prodotta nel nostro paese. Uscita prevista Aprile/Maggio.
Tuttavia il primo film 3D fatto da italiani a produzione italiana sarà un altro. Lo racconta Lilliwood, società specializzata nelle soluzioni per il 3D (tu li chiami loro portano l’attrezzatura e gli esperti che si assicurano che non ci siano imprecisioni e che il tutto venga bene), la quale ha lavorato con Wenders e a partire da fine Febbraio, quando inizieranno le riprese, lavorerà con Marcello Avallone al primo lungo in tre dimensioni del nostro paese.
Si tratta, come già annunciato tempo fa, di un film tratto da Giro di Vite, un giallo/noir a tinte soprannaturali, dicono quelli di Lilliwood, che farà anche uso di effetti visivi per porre l’enfasi sul 3D. Cast internazionale (ma niente nomi noti), lingua inglese e riprese tra italia e estero. Se ne riparlerà probabilmente l’autunno prossimo.
Fin qui la produzione. Permangono però problemi anche a livello di esercizio. Nonostante L’Era Glaciale 3D prima e Avatar poi abbiano definitivamente convinto anche i più scettici a modernizzarsi e il fatto che le sale capaci di proiettare in 3D siano ormai più di 400 in tutto il paese (in continua crescita), lo stesso ci sono elementi critici. La seconda fase del 3D infatti parla di un affollamento non usuale, solo nel prossimo anno saranno 20 i film tridimensionali per un circuito (quello delle sole sale con proiettori a tre dimensioni) che non è sufficiente a sostenere un impatto simile, specie considerando che in molte strutture hanno un solo schermo 3D e in questo senso somigliano ad un multisala.
Se i circuiti più ricchi e potenti (CINECITY O The Space Cinema) contano di arrivare a 3-4 schermi con potenzialità 3D entro Aprile, tutti gli altri devono operare una scelta ogni qualvolta il mercato presenti due film tridimensionali in contemporanea. Data la straordinaria tenuta di Avatar, che è una versione anabolizzata della comunque eccezionale tenuta di tutti i film 3D, si rischiano tantissime sovrapposizioni, a partire da Alice nel paese delle meraviglie che rischia di uscire in un weekend nel quale, se il film di Cameron continua a comportarsi così, alle sale non converrà fare il passaggio (perchè Avatar tiene bene e al passare delle settimane il suo prezzo di noleggio cala aumentando i margini).
Proprio queste ragioni hanno indotto la Disney ad operare quella scelta che per anni aveva rimandato cioè di rischiare la sua uscita più importante (l’annuale capolavoro Pixar) nella stagione estiva. Toy Story 3 uscirà il 7 Luglio, in pieni mondiali di calcio, periodo rischiosissimo ma, a detta della Disney, l’unico in grado di garantirgli il monopolio delle sale tridimensionali.
E a proposito di mondiali di calcio è ufficiale che almeno il circuito The Space Cinema (che è il più importante in Italia con 24 strutture) manderà le partite live nelle sue sale al prezzo normale di un film. E’ probabile poi (ma non ancora sicuro) che alcune saranno anche mandate in 3D.