Ecco un altro post nell’ambito della nostra iniziativa 3 volte Avatar in 3D in giro per l’Italia.
Quella che vi proponiamo di seguito è l’analisi con commento di Rossella, che ha visto Avatar in 3D in tre cinema di Firenze e provincia.
Avatar mi è piaciuto, nonostante la critica troppo favorevole e il bombardamento mediatico, che mi avrebbe spinto a non volerlo andare a vedere, il pienone delle sale cinematografiche, i posti conquistati al cinema “pregando” il ragazzo alla cassa per un posto non in prima fila.
Io amo il cinema, anche quello impegnato, che ti fa riflettere sui grandi problemi dell’uomo, ma soprattutto le storie d’amore a lieto fine, non posso fare a meno di vedere, quando li ridanno in TV una serie di film come “Pretty woman”, “Ghost”, “Dirty dancing”, “Lady hawk”e continuo pure a piangerci nel finale. Avatar è comunque una grande favola.
Avatar mi ricorda film come “Soldato blu”e “Il piccolo grande uomo”in cui l’eroe è diviso fra un mondo da cui proviene e in cui non si riconosce e un nuovo mondo, in cui è stato accolto e che vede maltrattato e trucidato dal suo.
Jake Sully in Avatar è un eroe “sui generis”, si ritrova incastrato in una situazione non voluta da lui, arriva in questo mondo ostile senza nessuna speranza per il futuro e piano piano “si innamora”, come dice lui stesso alla fine, di questo mondo colorato e bellissimo e ne diventa il salvatore.
La principessa Neytiri insegna al marine un modo diverso di essere un guerriero, nel rispetto e nella connessione con la natura, offre al ragazzo una nuova possibilità di vita.
Il regista ha sviluppato i suoi personaggi perfetti nei loro stereotipi: la scienziata fino alla fine (anche morente pensa a prendere campioni di piante), il militare che conosce solo la guerra e odia la scienza, il manager profitto ad ogni costo, l’amico scienziato del fratello all’inizio invidioso e poi fraterno, la pilota generosa al limite del sacrificio, il re e la regina dei Na’vi dignitosi e generosi,
Per me i momenti più emozionanti sono stati l’incontro-scontro fra i due protagonisti in cui Neytiri dice a Jack che è un bambino stupido ed ha provocato uno squilibrio della natura e il finale quando la principessa salva il marine e lui l’accarezza con la sua piccola mano da uomo, dicendole “io ti vedo”e lei gli risponde con una lacrima che scende.
E che dire del 3D, per me era la prima volta ed è stata una vera esperienza emozionante, i colori sgargianti e scintillanti della foresta, i paesaggi delle montagne appese al cielo, che sembravano staccarsi dallo schermo, il volo degli ikran.
Essendo molto amante dei gatti, ho apprezzato in modo particolare gli atteggiamenti dei Na’vi, in particolare di Neytiri, che aveva le movenze eleganti e scattanti dei felini e anche la mimica facciale, è bellissimo quando soffiano per spaventare il nemico.
Le sequenze del volo sugli ikran sono meravigliose, mentre le vedi, viene voglia di gridare, come quando sei sull’ottovolante; i movimenti dei guidatori sono studiati nei minimi particolari e rubano molto alla tecnica dei surf.
Parlando dei cinema:
- Uci Cinemas Firenze: migliore dei tre, considerando audio, comodità delle poltrone, funzionalità del 3D. Facilità di prenotazione, posti numerati e facilità di parcheggio
- Vis Pathè di Campi Bisenzio: secondo dei tre, molte sale e molti spettacoli uno dietro l’altro, quindi facilità di prenotazione, posti numerati, audio peggiore, facilità di parcheggio.
- Variety: ultimo dei tre, audio peggiore,posti non numerati, parcheggio impossibile, occhiali diversi dagli altri con una visione più scura.