Con la conferenza stampa di ieri è ufficialmente partita l’avventura del 27° Torino Film Festival.
La prima cosa da fare in questi casi è quella di spulciare il programma alla ricerca di chicche imperdibili e anteprime per farsi invidiare un po’.
La seconda è cercare di far combaciare le proiezioni con le ore della giornata a disposizione.
Diciamo che sono a metà dell’opera.
Le possibilità non mancano visto che in programma ci sono più di 250 film, che comprendono 42 anteprime mondiali, 21 anteprime internazionali, 10 anteprime europee e 74 anteprime italiane.
Impossibile seguire tutto.
Così tocca destregiarsi tra concorsi, omaggi e retrospettive.
In concorso (Torino 27) ci sono 16 film e come sempre la sezione è riservata ad autori esordienti o quasi con la speranza (più volte realizzata) di scoprire nomi capaci negli anni successivi di farsi largo nel panorama mondiale.
L’idea è quella di vedere il maggior numero di pellicole in concorso, in particolare mi stuzzicano Adas – Transmission, dell’ungherese Roland Vranik e Get low di Aaron Schneider, dove si preannuncia un grande Robert Duvall.
E mi piacerebbe anche fare incetta dei film raccolti nella sezione Festa mobile, pensata per mostrarci cose degne che in Italia ancora non abbiamo visto ma non solo.
Naturalmente ci sarà Tetro, accompagnato dal suo autore Francis Ford Coppola (pronto a ritirare anche il Gran Premio Torino), così come Nowhere boy, destinato ad aprire il festival venerdì sera.
Ma ci sarà anche la versione integrale di Underground (6 ore!!!) con Emir Kusturica (altro Gran Premio Torino) che girerà tra le strade del centro.
Poi l’atteso Fantastic Mr. Fox di Wes Anderson, Gigante di Adrian Biniez, The loved ones di Sean Byrne e veramente una caterva di altra roba che proverò a seguire nel migliore dei modi.
E ancora Rapporto confidenziale, dedicato a Nicholas Winding Refn e a tutta la sua produzione, Onde, per chi vuole sbirciare in qualcosa di più estremo, di più difficile, e le due retrospettive complete su Nagisa Oshima e Nicholas Ray (ed anche qui, inutile dirlo, mi piacerebbe fare un salto).
Poi le sezioni classiche rinominate Italiana.doc, Italiana.corti e Spazio Torino e per concludere due sezioni molto curiose. Figli e amanti vedrà sei registi presentare i film che li hanno fatti innamorare del cinema, mentre Cinema e Cinemi è un pot pourry di vecchio e nuovo, praticamente tutto quello che il nuovo direttore Gianni Amelio vuole farci vedere ma non è riuscito a collocare nelle varie sezioni!
Mi fermo qui in questo elenco infinito, tanto trovate il programma completo sul sito ufficiale.
Io torno ad incastrare eventi e proiezioni e mi faccio sentire presto.