Sarà il periodo storico (anche se a mia domanda gli autori non se la sentono di confermare), fatto sta che c’è un ritorno dei fantasmi nelle sale.
Questo Record 12 si basa sull’idea di una casa controllata da telecamere di sicurezza e sulla presenza di un fantasma nella casa.
Come dite? Paranormal Activity?
Ve l’ho detto… sarà il periodo storico!
Siamo in Germania, un ente intergovernativo, con sede a Roma (centrerà mica il Vaticano?), si occupa di studiare le presenze in alcune case… fantasmi. E di eliminarli.
L’evoluzione della tecnica video permette ormai di vedere con estrema chiarezza le presenza non desiderate che si aggirano per casa.
La villa in questione è controllata da 12 telecamere di sicurezza (una delle quali curiosamente sistemata dietro un acquario).
Da una regia esterna l’addetto dell’ente preposto controlla quello che succede in casa, in pratica osserva giorno e notte una donna che non fa assolutamente nulla se non rispondere a misteriose telefonate.
Non vado oltre perchè vi rovinerei la sorpresa nel caso doveste mai vedere il film (caso in verità remoto perchè trovare una distribuzione per un film di 63 minuti è roba ardua) e vi assicuro che la sorpresa è di quelle che si ricordano. Non scomodiamo Il sesto senso ma il filone è quello.
Tutta la storia è raccontata attraverso l’interrogatorio del sorvegliante. Man mano scopriamo cosa è accaduto, perchè l’uomo è interrogato e come si sono svolti i fatti durante i tre giorni del controllo video.
Le immagini si alternano continuamente tra l’interrogatorio e le registrazioni video in casa. Tutto quello che succede nella villetta è mostrato solo grazie alle immagini riprese dalle 12 telecamere di sicurezza. L’effetto è curioso sebbene ormai diversi film ci abbiano abituato a situazioni di questo tipo.
Record 12 è un piccolo gioiellino, capace di far crescere la tensione minuto dopo minuto. Tensione che si basa completamente sul tentativo da parte dello spettatore di venire a capo della vicenda, di far quadrare i particolari che sembrano sfuggire, di capire chi è la donna in casa, chi è l’uomo al telefono, perchè i personaggi compiono determinate scelte.
Alla fine viene chiarito tutto ma rimane un senso estraniante di confusione, come se ancora qualcosa sfuggisse.
Personalmente mi sembra che il pre-finale sia ottimo con l’epifania che permette di posizionare al loro posto tutti i tasselli. Solo che poi Mario Conte e Simone Wendel pensano bene di andare oltre e di inserire un ulteriore colpo a sorpresa che rischia di risultare involontariamente esagerato, quasi comico… ci si poteva fermare cinque minuti prima (solo che poi avremmo avuto un film di 58 minuti!).