Oggi Sposi…Universal!

Pubblicato il 27 ottobre 2009 di

La moglie di Frankenstein James Whale Boris Karloff Colin Clive Elsa Lanchester

I casi in cui un sequel è meglio dell’originale non sono tantissimi, ma ovviamente esistono. C’è chi dice che tale successo è dovuto anche al fato che i secondi capitoli hanno il pregio di poter cominciare in medias res, godendo delle spiegazioni fornite in precedenza. In alcuni casi, dove la storia lo consente, si cerca anche di andare oltre.

La Moglie di Frankenstein, pellicola del 1935 diretta da James Whale, regista anche del precedente Frankenstein, si potrebbe benissimo inserire nella categoria dei “secondi capitoli riusciti”, arrivando ad essere anche migliore dell’originale. Questo perché, a differenza del suo predecessore, possiede delle caratteristiche che lo rendono un’opera in bilico tra il gotico e il grottesco, con moltissimi picchi di humour nero. La cosa che allontana i due titoli è indubbiamente la figura del mostro, ancora una volta interpretato da Boris Karloff, e la consapevolezza che assume di se stesso. Un’evoluzione che lo porta addirittura a parlare, rendendolo il personaggio più umano della storia. A fargli compagnia questa volta ci sono due mad doctor: Henry Frankenstein, turbato dal suo operato e dai sensi di colpa, e il dottor Pretorius, folle scienziato spinto da manie di grandezza e con l’hobby delle miniature.

E la Moglie? C’è ovviamente, anche se solo per pochi minuti. Purtroppo si tratta di un matrimonio in crisi sin dal primo secondo, e destinato a finire tragicamente. Ma la figura di Elsa Lanchester, con quelle mèches bianche, vale quei pochi momenti fino all’ultimo secondo.

E non dimenticate che La moglie di Frankenstein sarà proiettato in occasione della maratona horror organizzata da Studio Universal per la notte di Halloween.

La moglie di Frankenstein Poster Usa 01

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