Due giorni di fuoco!! Dopo un po’ di delusioni dovute all’impossibilità di avvicinarsi alle star – vedi alla voce George Clooney/Ewan McGregor – la situazione è cambiata da così a così nella lunga e soddisfacente giornata di ieri. Partiamo subito dalle cose negative: purtroppo, dati gli impegni con conferenze stampa varie – non sono riuscito a mantenere la mia media di 3 film al giorno, e la cosa mi disturba. Ieri e l’altro ieri ne ho visti solo due, oggi ne vedrò probabilmente UNO. Ma in 11 giorni di festival, ci può anche stare, via.
Detto questo, tutto ciò che non ho potuto godere nel buio della sala, mi è stato completamente restituito grazie a un paio di incontri davvero fantastici: Ethan Hawke e, soprattutto, il mio idolo di sempre, George Romero (qui la conferenza e qui la recensione del film)!! Nel caso del primo, sono riuscito a scattarmi una foto con lui dopo la conferenza che ha tenuto nel pomeriggio di ieri allo stand della Nastro Azzurro. Il secondo invece l’ho “beccato” dopo una serie di interviste, e gli ho strappato la foto e l’autografo!
Ieri mattina invece ho assistito a una scena epocale, di cui probabilmente avrete sentito al TG: durante la conferenza de Il grande sogno (qui la recensione), Michele Placido ha sbroccato alla grande, incazzandosi a morte con una povera giornalista spagnola che non aveva altra colpa se non di avergli chiesto: “non crede che fare un film sul ’68 e farlo distribuire dalla Medusa di Berlusconi sia un controsenso?”. Placido non c’ha visto più – e la vena sulla sua tempia ha iniziato a pulsare con violenza. Dopo una conferenza relativamente tranquilla, è impazzito nel giro di 1 secondo e l’ha coperta di insulti! “Ma se non li faccio con la Medusa, con chi cxxxo li devo fare ‘sti film?!?”. E ancora: “Io il signor Berlusconi non lo conosco e non l’ho mai visto. E voto da un’altra parte!!”.
Fin qui Placido aveva anche ragione: se non con Medusa, con chi altro farsi finanziare un film da 10 milioni di euro in Italia? Peccato che poi sia caduto nell’abisso dell’ira: “Lei che è inglese…” – solo perché aveva posto la domanda in inglese – “gli americani [e che c’entrano?] fanno le guerre in tutto il mondo, e poi ci fanno i film per far vedere quanto sono buoni!!”. Fan-ta-sti-co.
Grazie signor Placido: la vita è bella anche per queste cose.
Concludo dicendo che oggi ho incontrato un altro grandissimo del cinema, Omar Sharif. Sharif ha parlato di un sacco di cose, e ne esce la sua visione del mondo, una saggezza da grande nonno del cinema e soprattutto tanta tanta poesia. Come Hawke e Romero, si è rivelato una grande persona. Ed è bello scoprire che anche questi idoli delle masse possono essere grandi esseri umani.