Venezia: il giorno della Pixar!

Pubblicato il 07 settembre 2009 di Marco Triolo

Sto letteralmente assistendo – da uno schermo, purtroppo – alla premiazione di John Lasseter e dello staff Pixar, a cui George Lucas sta consegnando il Leone d’oro alla carriera, dopo aver brevemente riassunto la storia dello studio: da divisione della LucasFilm creata per la realizzazione di effetti speciali a leader mondiale dell’animazione digitale. Il passo non è stato breve, ma i risultati si sono decisamente visti! Il premio di oggi non è solo per John Lasseter, ma per Brad Bird, Lee Unkrich, Andrew Stanton e Pete Docter, che hanno appena ricevuto quattro piccoli “leoncini”, in omaggio ai sette piccoli Oscar ricevuti da Walt Disney. Marco Muller ha anche definito la Pixar una “bottega, nel senso medievale del termine”e ha paragonato Lasseter al “Raffaello di tale bottega”.

Ma l’intera giornata qui a Venezia è dedicata alla Pixar, con giochi, stand e giveaway per i più piccoli, nonché le proiezioni di Toy Story e Toy Story 2 in 3D, di Up, Alla ricerca di Nemo e Gli incredibili. Io sono riuscito a entrare, dopo un’ora di coda, alle proiezioni di Toy Story e Up. Del secondo posterò presto una recensione, del primo basti dire che si tratta di una versione molto bella, nella quale più che mai è chiaro l’intento del nuovo 3D: pochi sono gli oggetti che escono dallo schermo, mentre a dominare è l’effetto della profondità.

In occasione della proiezione di Up, l’entrata della Sala Perla è stata decorata con dei palloncini colorati e i protagonisti Carl e Russell si sono presentati per fotografarsi con il pubblico in coda. Anche Pete Docter e il produttore Jonas Rivera sono venuti a farsi un bagno di gloria.

Prima della proiezione di Toy Story, John Lasseter è venuto a far visita al pubblico, si è seduto insieme a Marco Muller ed entrambi hanno indossato gli occhialini per il 3D! Poi ci siamo immersi in un mondo davvero particolare: la modernità del 3D cozzava leggermente con la computer graphic chiaramente invecchiata – anche se comunque di grande livello. Vedere Up poco prima del capostipite dell’animazione digitale mi ha costretto ovviamente a un confronto impietoso, ma Toy Story rimane un classico assoluto.

Alla conferenza stampa tenutasi stamattina, Lasseter ha parlato, tra le altre cose, di un argomento scottante come i sequel, che sembrano cozzare con l’originalità dello studio: “per noi i nostri personaggi sono come la nostra famiglia”, ha detto il regista, e ha aggiunto “i nostri modelli per i sequel sono Il padrino 2 e L’impero colpisce ancora. Vogliamo realizzare sequel superiori agli originali, ma che comunque li mettano in luce”.

Lasseter si ritiene molto fortunato ad aver avuto come mentori Lucas e Jobs, e si è detto enormemente soddisfatto di Toy Story 3, per il quale hanno “riunito l’intero team creativo dei primi due film”, e de La principessa e il ranocchio, che vede il ritorno della Disney all’animazione tradizionale.

Infine, ha ammesso: “Sono onorato del Leone d’Oro. Quando ho visto le precedenti edizioni e ho visto i nomi dei premiati ho pensato che Muller avesse scelto il tipo sbagliato!”. Ma evidentemente, Muller non è uno che si sbaglia facilmente.

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