Ultimo giorno di festival, ma le sorprese non sono ancora finite qui a Venezia! In attesa di conoscere i nomi dei vincitori – per ora sappiamo solo, da un’indiscrezione, che Ksenia Rappoport sarà premiata come migliore attrice per La doppia ora e che Todd Solondz è stato trattenuto qui al Lido – la mattinata è volata grazie alla presenza a Venezia di un grandissimo del cinema – Sylvester Stallone.
Sly, che ritira il premio “Jaeger-LeCoultre Glory to the Filmmaker”, ha tenuto una bella conferenza stampa nella quale ha confermato il plot di Rambo V: The Savage Hunt di cui si sta parlando in questi giorni e ha rivelato un po’ di dettagli su Expendables. Del primo ha detto che sarà tratto dal romanzo “The Hunter” di James Byron Huggins, e sarà “un film psicologico su uomini primitivi che si scontrano con uomini sofisticati” e più che fantascienza sarà scienza, perché introduce alcuni concetti – come la creazione di supersoldati – che con la moderna ingegneria genetica stanno diventando sempre meno fantastici.
Riguardo a Expendables, l’attore-regista ha invece parlato delle difficoltà di “mettere tutti quegli ego nella stessa stanza”. Ma ha anche detto che “quando un attore sa che direzione prendere col suo personaggio, e si fida ciecamente di te, allora tutto funziona per il meglio”. Ha inoltre rivelato che il titolo del film deriva da un dialogo di Rambo II, “you’re expendable, Rambo”, “sei sacrificabile”. Molto belle anche le parole che Sly ha avuto per i colleghi Mickey Rourke, Arnold Schwarzenegger e Bruce Willis: “in questo business tutto dipende dagli amici. E’ molto difficile averne, perché la gente tende a pugnalarti in petto, nemmeno alle spalle. Io e Mickey siamo amici di vecchia data, è una relazione vecchio stampo. Non so come siano adesso i rapporti tra gli attori, ma io, Arnold e Bruce ne abbiamo passate tante insieme, alti e bassi”.
Stallone ha avuto anche qualcosa da dire su Hollywood: “da giovane o ti fai schiacciare dal tuo senso di inferiorità, oppure riesce ad avere successo. Il problema vero a Hollywood è trovare lavoro, ma se sei originale e onesto avrai una chance, prima o poi”. Inoltre, ha una visione ciclica della storia del cinema americano: “i giorni del cinema indipendente stanno per tornare, perché la storia del cinema è circolare. Arriverà un momento in cui la gente avrà visto troppi film fantastici e domanderà storie sulle persone. E’ successo così con i vari Scorsese e De Palma, e succederà ancora”.
Sui suoi progetti futuri, a parte ovviamente Rambo, Stallone ha condiviso un paio di notizie interessanti: innanzitutto, farà il suo progettato film su Edgar Allan Poe, con un giovane attore. E poi ha confermato che il suo progetto su Tito è defunto, ma che girerà di sicuro qualcosa in Croazia. Inoltre, vorrebbe adattare un romanzo di Wilbur Smith, “The Leopard Hunts in the Darkness”, credo.
Stasera Stallone presenterà il director’s cut di John Rambo – con 12 minuti di scene inedite che vanno ad approfondire i personaggi e a dare motivazioni più solide al protagonista – e pare alcuni minuti di Expendables. Incrociamo le dita per quest’ultimo…