Capitalism: A Love Story potrebbe essere il suo ultimo documentario. E’ stato lo stesso Michael Moore a dirlo, durante un’intervista tenuta al Toronto Film Festival. Una decisione dettata principalmente dalla frustrazione, e dalla consapevolezza di non essere ascoltato:
“Ho praticamente continuato a sbattere la testa contro il muro per 20 anni, continuando a dire queste cose. […] Due anni fa ho provato a sollevare un dibattito sulla salute, e ora dove siamo? Cos’altro mi tocca fare? […] Penso che realizzare un buon film significhi trovare una buona storia, e questa può essere sia vera che inventata.”
Nel fratempo siamo ancora in tempo per vedere la sua nuova creazione, presentata all’ultimo Festival di Venezia. Qui potete trovare la nostra recensione.
(Fonte: digitalspy)