Krypton non è più una proprietà della DC/Warner. Questa settimana si è svolta una nuova udienza nel processo che vede la Warner contro gli eredi di Jerry Siegel, uno dei due creatori di Superman. La nuova sentenza del giudice, dopo quella dell’anno scorso che riconsegnava una fetta del copyright americano di Superman in mano agli eredi di Siegel, stabilisce che detti eredi hanno ora il completo controllo di alcuni elementi chiave nella mitologia dell’Uomo d’Acciaio, ovvero quelli rappresentati nelle prime storie del personaggio pubblicate sulla rivista Action Comics alla fine degli anni ’30.
La storia editoriale di Superman inizia nel 1938, quando viene pubblicato il primo numero di Action Comics, rivista contenitore della Detective Comics (la futura DC). L’albo, ora venduto a cifre esorbitanti, contiene le origini di Superman, un personaggio di cui evidentemente Jerry Siegel e Joe Shuster non avevano colto le potenzialità, dato che poco dopo hanno venduto i diritti alla DC per 130 dollari! Ma nel 1997 la moglie e la figlia di Siegel, approfittando della scadenza dei diritti, hanno fatto causa per riaverli indietro.
Non potevano pretendere, comunque, tutta la baracca: all’epoca della sua creazione, Superman era un personaggio ancora acerbo, e riportava certe caratteristiche molto diverse dalle sue future incarnazioni: tanto per dirne una, non sapeva volare, ma si limitava a balzare per alcuni isolati. Quindi gli elementi che erano stati riconosciuti come proprietà intellettuale degli eredi di Siegel, nel processo del 2008, erano solo quelli del primo numero di Action Comics, ovvero: il costume, l’alter ego Clark Kent, Lois Lane, il Daily Planet (per la verità, era il “Daily Star”), e il triangolo Lois/Clark/Superman.
Rimangono proprietà della DC, perché creati successivamente: l’abilità di volare, la supervista, il termine “Kryptonite”, Lex Luthor, Jimmy Olsen, Perry White e una serie di aggiunte alle origini.
Ma ora, la nuova sentenza ha garantito ai Siegel un’altra porzione del malloppo: le prime due settimane delle strisce giornaliere di Superman, e i primi numeri di Action Comics. In questo modo, le origini del personaggio, compresi il pianeta Krypton, Jor-L, Lora-L, Kal-L, e tutta la sottotrama dell’ultimo figlio di Krypton lanciato su una capsula poi schiantatasi sulla Terra, non sono più proprietà della Warner. Risultato: se DC/Warner vorrà utilizzare questi elementi per i fumetti o un nuovo film, dovrà pagare i Siegel!
Certo, è giusto essere dalla parte degli autori, ma in questo caso i diritti erano stati legalmente ceduti, anche se per una cifra irrisoria rispetto ai miliardi fatti in seguito dalla DC. Inoltre, dagli anni ’70 e fino alla loro morte, Siegel e Shuster hanno ricevuto una pensione annua di 20000 dollari (poi aumentata a 30000). Non una fortuna, certamente, ma non è che DC fosse legalmente tenuta a farlo. E comunque qui non si sta più nemmeno parlando degli autori, ma degli eredi di questi, tornati alla carica per rastrellare un po’ di soldi.
E le cose potrebbero peggiorare: se nel 2013 gli Shuster otterranno l’altra metà dei diritti, Warner potrebbe perdere Superman del tutto. Si prevedono scenari catastrofici, con gli eredi degli autori che propongono Superman alla Marvel. Ma alla fin fine, vedrete che DC ed eredi troveranno un accordo: in fondo, entrambi sanno che Superman sarebbe nulla senza l’universo DC, e vice versa. Incrociamo le dita!!
(Fonte: /Film)