Non tutti sanno che nel 1931, per esigenze di doppiaggio, la Universal ha girato due versioni di Dracula. Una, la più famosa, è quella di Tod Browning, interpretata da Bela Lugosi. L’altra, meno conosciuta, è quella diretta da George Melford, con protagonista il vampiro Carlos Villarías.
Stesso set, stesso copione. La produzione americana girava di giorno, la sera – più consona all’argomento – era il turno di quella spagnola.
Benché poco conosciuta, molti considerano l’opera di Melford migliore per un semplice motivo: il secondo turno ha permesso al regista di perfezionare il lavoro di Browning, cesellando la regia in diversi punti. Questo perché il tempo ha sempre dato modo di (ri)pensare al proprio operato.
Qual è il risultato? Un film gemello ma allo stesso tempo diverso, che osa di più dal punto di vista registico, grazie all’uso di una telecamera lontana dalla staticità dell’originale. Purtroppo manca il fascino del cast americano, tanto che si potrebbe dire che l’opera perfetta la si raggiungerebbe unendo stile di uno e volti dell’altro. Questo sarebbe davvero il massimo, ve lo assicuro.