Continuiamo a presentare le sempre ottime interviste di Collider: stavolta, a parlare è il regista Stephen Sommers, che racconta, tra le altre cose il suo rapporto con i fan di Internet, che hanno stroncato il film prima ancora di vederlo. Sommers spiega di non essere mai stato licenziato, e di avere anzi il final cut.
Prosegue parlando della sequenza di cui va più fiero, ovvero quella delle “Accelerator Suits”: girata a Parigi, piazzando telecamere su auto, camion ed elicotteri. E’ la sequenza che gli è venuta meglio, anche perché l’ha avuta in testa per 10 anni, ha avuto modo di pre-visualizzarla grazia agli storyboard e alle animazioni. Per realizzarla, hanno fatto saltare in tutto circa 120 auto, un record.
Sommers racconta poi quale sia il suo background: è cresciuto guardando i film di Micheal Curtiz e Howard Hawks, quindi ha perso il treno di MTV e non ama il montaggio da videclip: ama girare ampie sequenze, per questo nei suoi film, e in G.I. Joe, le scene d’azione si capiscono.
Parla infine dell’edizione home video, in cui ci saranno alcune scene tagliate (una in cui Scarlett combatte i Neo-Viper); nel commento, Sommers spiegherà il motivo del taglio. La versione del film che vedremo al cinema è comunque il “director’s cut”.
Se non avete visto il film, non andate oltre il minuto 11:40, perché si parla del finale del film, e di come questo avrà influenza sul sequel e sull’introduzione di un nuovo personaggio.