Il nuovo numero della rivista Total Film dedica la copertina a G.I. Joe – La nascita dei Cobra, includendo uno speciale di otto pagine sul film.
Oggi vi raccontiamo le dichiarazioni di Stephen Sommers, regista ingaggiato da Lorenzo di Bonaventura per dirigere questa nuova franchise della Hasbro:
“Il nostro film è perfetto per l’era Obama – dichiara Sommers – Perché è pieno di colori e decisamente più variopinto a livello globale. Ad un certo punto c’è un bianco che viene catturato e toccherà a due afro-americani, un arabo e una donna salvarlo! Non si tratta dei soliti bianchi pronti a salvare il mondo“.
A proposito dei Joes, il regista continua:
“Loro sono il meglio del meglio, un team composto da soldati di tutto il mondo che assicura la nostra sopravvivenza.
Abbiamo avuto cinque diversi sceneggiatori: di solito tanti scrittori sono sinonimo che il progetto è un disastro, ma proprio perché anche io sono uno sceneggiatore, ho potuto appurare che si tratta di un grande copione. Io ho guidato tutti gli sceneggiatori e nessuno si è perso. Conoscevo alla perfezione la struttura della storia e non ho permesso a nessuno di loro di divagare per la tangente”.
A proposito del trailer:
“Quando guardate un trailer di due o tre minuti, cercano sempre di metterci le cose più forti e concentrartle in quel tempo. Ma non si può avere soltanto azione per due ore. Io volevo assicurarmi che la gente si innamorasse dei personaggi”.
A proposito di crossover con Transformers
Credo che Michael Bay ne farà almeno tre e a me piacerebbe farne tre di questa serie. Ma la Paramount li terrà separati, non credo che ci sarà una cosa alla Alien Vs. Predator. E riguardo al 3D non sono ancora convinto. Non riesco a indossare gli occhiali per più di 20 minuti… anche se James Cameron, prepara grandi cose con Avatar, no?”.
Riguardo ai possibili sequel
“I rapporti si continueranno ad evolvere proprio come nei fumetti e nella serie animata. Ci sono circa 300 episodi e non è mai morto nessuno dei personaggi, sempre di più scoprivamo cose del loro passato e tutto si faceva più interessante. E quindi posso dire che c’è tanto materiale su cui si può lavorare. E poi ho promesso a Dennis Quadi che se avesse fatto questo film, gli avrei fatto fare una scena a cavallo nel sequel. E lui mi ha risposto: ‘Sai, io piloto anche gli aerei‘.. e io: ‘Ok, potrai fare quello che vuoi‘… insomma si trattava di Dennis Quaid, ca**o!!”.