Regia: John Schultz
Cast: Ashley Tisdale, Robert Hoffmann, Doris Roberts, Andy Richter, Kevin Nealon, Austin Robert Butler, Gilliam Vigman, Malese Jow, Carter Jenkins, Ashley Boettcher, Regan Young, Henri Young
Anno: 2009
Se avete nostalgia di quelle pellicole adolescenziali spensierate anni ’80 Alieni in soffitta è quello che fa per voi. Partendo infatti da una trama molto semplice (arrivano gli alieni e sono così poco “inarrestabili” che a combatterli c’è un gruppo di cugini) il film non si prende sul serio e riesce a fare dell’intrattenimento coinvolgente disimpegnato, pieno di ritmo e trovate argute.
Insomma non vi tratta come dei cretini Alieni in soffitta, è ben conscio di quello che è (un filmetto per ragazzi) e cerca di divertirvi con serietà.
Le trovate interessanti e coinvolgenti infatti sono tante a partire da quella che è al centro di tutto il film cioè che la guerra sia confinata dentro una villetta residenziale e che vada combattuta all’insaputa degli adulti che sono sempre nella stessa casa. La cosa genera un po’ un effetto guerriglia che in certi punti guarda al capostipite del genere ovvero Mamma ho perso l’aereo ma che sa anche prenderne le distanze curando con attenzione ognuno dei protagonisti in gioco.
Organizzato a “tre strati” il film mette a confronto dal punto di vista dei ragazzi la loro generazione con quella degli adolescenti (i veri idioti del film) e infine quella degli adulti (semplicemente distratti).
Ci sono tantissime idee, dalla guerra in assenza di gravità a quella nei condotti dell’aria condizionata, tutto incastrato con un montaggio rapido ma mai “moderno” (anzi molto molto classico ed invisibile) per mettere in primo piano il racconto dell’azione che c’è e tanta. Succede infatti molto nel film.
Andando a vedere ancora più nel dettaglio poi fa piacere notare come una volta tanto il mondo dei ragazzi sia ritratto con una certa obiettività e senza preconcetti. Lo si vede specialmente nel modo in cui è ritratto il rapporto con le tecnologie. Senza insistere sull’elemento il film zitto zitto le mette in scena tutte, da internet, ai laptop, alle console, ai lettori mp3 ecc. ecc. mostrando un mondo permeato dalla gadgetistica senza che questa determini chissà quale distaccamento dal reale.
Infine menzione speciale per l’idea migliore di tutto il film che merita una descrizione a parte. Gli alieni hanno un sistema di controllo che funziona solo con gli adulti. Sparano un sensore e poi con un joypad sono in grado di controllare il corpo della vittima. Ad un certo punto però i ragazzi se ne impossessano e da lì cominciano una serie di variazioni sul tema dei videogiochi (il richiamo è diretto) fantastiche.
Il corpo dell’adolescente colpito dal sensore viene usato e comandato facendogli compiere le azioni tipiche dei videogiochi. Prima lo sfruttano per ingannare gli adulti (avventura grafica), poi per farlo correre attraverso diversi ostacoli (platform game) e infine nella parte più esilarante e riuscita lui e un altro adulto, controllato dalla parte avversa, si scontrano in un combattimento che richiama i picchiaduro classici stile Street Fighter.
Propongo come tagline del film lo scambio di battute che si sente ad un certo punto: “Wow è come Halo!” – “Questo è vero però! Non è come la Xbox, è come la Wii!”.
Che ci vuole per fare una commedia o un action movie adolescenziale che non faccia vergognare gli spettatori di essere presenti ad un simile spettacolo? Qui le altre critiche.