Mancano ancora sei mesi al 6 novembre, giorno di uscita di The Wolfman, remake del celebre film del 1941, L’uomo lupo. L’edizione di luglio di Empire vi invita direttamente sul set del film con Benicio Del Toro, Anthony Hopkins, Emily Blunt e Hugo Weaving.
Ecco a voi la prima parte del lunghissimo reportage tradotta in italiano… buona lettura!!
Il remake di The Wolfman prodotto dalla Universal e interpretato da Benicio Del Toro promette di alzare il livello del terrore e di presentare una prospetiva più complessa sulla leggenda. E il terrore è un qualcosa che gran parte del cast ha confessato di provare quando il primo regista ha lasciato il progetto…
Palle di fuoco vengono lanciate a pochissima distanza da dove ci troviamo, in un lussuoso ingresso con tanti ornamenti e allo stesso tempo tenuto davvero male che può essere soltanto di proprietà di qualcuno incredibilmente ricco e stupido. Empire sta assistendo ad una delle sequenze più importanti di uno dei sempre più interessanti film horror del 2009. Gli occhi di vetro delle teste impagliate degli animali sul muro possono guardare la scena con una stupida indifferenza. Ma quello a cui assistiamo è davvero grandioso.
Così importante, che infatti non ci è concesso dirvi di cosa di tratta… ok che rimanga tra di noi. Allora [Nome censurato] sta [censurato] con [whoops, no!] mentre [non possiamo dirvelo] giace nelle vicinanze… un colpo di scena ovviamente, dal momento che [non possiamo nemmeno dirvi questo] è in realtà [no! Davvero!!]; il ché cambia tutto. Ve l’abbiamo detto… è davvero eccitante!
Allora, i dettagli di quello che abbiamo visto non possono essere rivelati perché vi rovinerebbe il film prima della sua uscita di novembre, ma basta dirvi che i pochi che si ricordano del film di George Waggner del 1941- nel quale Lon Chaney e diverse controfigure coperte di peli di yak interpretavano quel poveraccio destinato ad avere sete di sangue e a trasformarsi in lupo mannaro in una notte di nebbia – riconosceranno alcuni eventi anche in questa sequenza particolare. Questa incarnazione moderna è una bestia davvero grossa.
“Penso che avevamo bisogno di aggiungere un po’ più di complessità – dice il produttore Scott Stuber quando gli chiediamo come ha aggiornato la storia del film originale per i nostri tempi – Siamo tornati direttamente alla storia originale di un uomo che ritorna a casa e diventa un lupo mannaro, ma abbiamo cambiato qualche cosa… ci sono diversi colpi di scena che non erano nell’originale”. Quello che dice il produttore potrebbe essere cinicamente tradotto con: “Beh, abbiamo fatto a pezzi l’originale per inserire tantissimi effetti speciali al computer, e abbiamo anche un po’ di sequenze in cui la ragazza fa cadere il suo corpetto che servono a tenere l’attenzione dei più giovani e inoltre abbiamo incasinato il finale per lasciare lo spazio ad una franchise”…
…ma in realtà i cambiamenti in questione sono pienamente motivati. E tutte le prove suggeriscono che sono stati fatti col massimo della devozione e del rispetto. La versione di Waggner era un film di 70 minuti con una storia che non conteneva alcuna pausa per respirare e nessuna sottotrama. È un capolavoro nelle atmosfere e negli effetti del trucco ed è stato un’eterna fonte d’ispirazione per tutti i film con i mostri, ma ormai è un film che ha fatto il suo tempo, un B movie che – attenzione potenziale eresia in arrivo! – potrebbe davvero aver filo da torcere per tenere l’attenzione dello spettatore moderno che ormai è abituato a vedere trame molto più stratificate.
Facciamo il paragone dei due, ok? L’uomo lupo del 1941: Larry Talbot (Chaney Jr.) torna a casa dopo la morte del fratello; viene morso da un lupo mannaro mentre tenta di salvare una fanciulla in pericolo; si trasforma in bestia notturna ma non uccide nessuno e viene cacciato dagli abitanti del villaggio, armati di forca; Fine.
L’uomo lupo, 2009: Lawrence Talbot (Benicio Del Toro) ritorna a casa dopo la morte e la scomparsa di suo fratello; viene morso da un lupo mannaro; fa a pezzi molti abitanti del villaggio; viene cacciato da molti abitanti armati di forca; viene a sapere di cose orribili commesse da quasi tutti quelli che conosce; e poi le cose si fanno davvero incasinate. Fine.
Il padre del film del 1941: Claude Rains; punto e basta. Il padre del film del 2009: Anthony Hopkins, pazzo come una borsa di serpenti! La ragazza del 1941: Evelyn Ankers; la vediamo gironzolare all’interno di un negozio di antiquariato e aspettare il momento giusto per un grande urlo. La ragazza del 2009: Emily Blunt; l’ex fidanzata del fratello di Talbot che sorride raramente – e per una buona ragione. Il budget del 1941: circa 180 mila dollari. Il budget del film del 2009: circa 85 milioni di dollari. Stessa specie, geni diversi.
Fine prima parte – potrete leggere la seconda parte a breve. Vi ricordiamo, inoltre che per sapere tutto quello che c’è da sapere sul film, vi basterà dare un’occhiata alle nostre news dal blog!
Intanto discutete con noi: Che ve ne pare di questo progetto dopo che sono state pubblicate le prime immagini, i primi dettagli e che abbiamo visto anche il bootleg trailer??