“Lascia ch’io pianga
mia cruda sorte
e che sospiri la libertà.
Il duolo infranga queste ritorte
dè mei martiri sol per pietà”.
Rinaldo, Lascia c’io pianga, HWV7, Georg Friedrich Handdel
Con questa musica si apre Antichrist e qualunque cosa penserete del nuovo film di Lars Von Trier, vi garantiamo una cosa: quei minuti iniziali di cui tanto si è parlato, non ve li scorderete più.
Il Festival di Cannes alza il sipario sul già noto film scandalo del regista danese. Qualcuno si focalizzerà soltanto sull’aspetto porno-horror del film, ma in realtà Antichrist esplora ben altri territori. 100 minuti, due personaggi, una premessa: il mondo è stato creato da Satana invece che da Dio. Von Trier vi invita ad entrare sul suo ring cinematografico e, a poco a poco, vi sferra diversi colpi, uno dopo l’altro.
Odiatelo o amatelo (e non ci sono vie di mezzo), Antichrist non è solo la pellicola scandalo che tutti si aspettavano, ma un’intensa esperienza cinematografica. Lutto, dolore e disperazione: sono questi i tre passaggi attraverso i quali LVT filtra il film. Una coppia vive la più grande tragedia che un essere umano possa mai immaginare, la perdita di un figlio. Lui è uno psichiatra e decide di curare la moglie personalmente. La donna dovrà trovare e affrontare direttamente le paure. Lui e lei si trasferiscono così nella loro baita nei boschi, dove lei in passato aeva scritto una tesi sulla stregoneria. La tensione li avvolgerà in pieno, finché l’intera situazione precipiterà.
“La natura è la chiesa di Satana”, dice il personaggio interpretato da Charlotte Gainsbourg. Se pensavate di aver già visto il massimo dello strazio con Nicole Kidman violentata dall’intero villaggio in Dogville, preparate a ricredervi: il percorso della protagonista di questo film è fin troppo più doloroso.
S come scandalo, o anche come sangue: li avrete tutti e due. Dopo aver visto il trailer avevamo pensato ad un horror più psicologico che sanguinoso. In realtà di sangue c’è n’è pure tanto e Von Trier rincara la dose con inquadrature spinte di penetrazioni, organi sessuali sanguinanti e chi più ne ha più ne metta. Dedicato a Tarkovsky, Antichrist vi ricorderà (tra i tanti modelli d’ispirazione) anche Shining. I boschi fanno paura, così come gli animali demoniaci… ma niente è paragonabile alla natura umana maligna.
In uscita nei cinema questo venerdì, 22 maggio (distribuisce e co-produce la Lucky Red), la pellicola è disturbante: molti lasceranno il cinema davvero di pessimo umore, altri – inclusi gli estimatori del regista danese – rimarranno scioccati con entusiasmo. Unica cosa certa: non andrete a dormire tranquilli.