Gli sceneggiatori Alex Kurtzman e Roberto Orci, ormai lanciatissimi dopo il mega successo di Star Trek, hanno rilasciato un’intervista a Newsarama, dove tra le altre cose si parla anche di Transformers 2, dalla realizzazione dello script, ad alcuni dei temi di fondo e all’idea di un sequel che chiuda la trilogia. Qui trovate l’intervista completa, qui la parte relativa a Star Trek tradotta. Dopo il salto, invece, un estratto tradotto.
NRAMA: Dopo tutta la distruzione che hanno causato, che opinione ha il governo degli Autobots?
Kurtzman: Gli Autobots collaborano con il nostro governo, ma non tutti qui in patria si fidano di loro. Ci si domanda se gli Autobots siano davvero i benvenuti su questo pianeta. […] Siccome Mission City era tagliata fuori dalle comunicazioni, il mondo non è del tutto consapevole dei Transformers. E’ una questione alla “Area 51”, cosa di cui si parla spesso nel film. Può il segreto essere mantenuto?
NRAMA: Ehren Kruger è accreditato come sceneggiatore insieme a voi. Quanto input ha dato?
Kurtzman: Era il nostro partner. Abbiamo scritto tutti insieme. Due settimane prima dello sciopero degli sceneggiatori, abbiamo tutti accettato il lavoro e avevamo tempi strettissimi per trovare una storia.
Orci: Abbiamo vissuto insieme in una stanza d’albergo per tre mesi. Il regista Michael Bay passava ogni giorno per controllare i progressi. Ethan stava in un lato della stanza. C’era una porta divisoria e Bob e io stavamo dall’altra parte. A mezzogiorno, ci incontravamo a metà e ci scambiavamo le pagine, tornavamo ai nostri rispettivi angoli, leggevamo il lavoro dell’altro e segnalavamo alcune note. […]NRAMA: Vedete I film dei Transformers come storie completamente indipendenti o come una trilogia?
Kurtzman: [Fare una trilogia] consciamente non era il nostro intento. E anche Michael è stato molto chiaro al riguardo. Volevamo solo fare un gigantesco film di Transformers alla volta.