Come tutti voi sapete, da qualche tempo il genere vampiresco è tornato ad essere uno di quelli di punta per quanto riguarda l’horror. La serie di Stephenie Meyer, dalle librerie ha iniziato anche a fare una strage al box office e allo stesso tempo, ricordiamoci che uno dei film più interessanti dell’anno è stato proprio lo splendido svedese Lasciami entrare… adesso tocca agli orientali e qui sulla Croisette, il coreano Park Chan-Wook (già regista di Old boy) ha ricevuto tanti applausi con Thirst (Lett: sete), pellicola con la quale è riuscito a trovare una sua strada in un genere più che mai popolare.
Questa è la storia di un prete cattolico che si sottopone ad un esperimento medico in Africa per fare da cavia e collaudare il vaccino contro un virus. Qualcosa va storto… e i medici sono costretti a fargli una trasfusione… dopodiché tracciato piatto e viene dichiarata l’ora del decesso… Ma l’aldilà dura solo qualche minuto: tornato in vita il prete svilupperà nuove strane abitudini. È diventato estremamente fotosensibile, al punto che il sole gli ustiona gravemente il corpo, il suo udito, l’olfatto e la vista sono migliorati del 100%… e adesso riesce perfino a vedere i microbi sul suo corpo… e nell’ospedale in cui fa il volontario inizierà a praticare nuove procedure di nutrizione, succhiando le flebo dei pazienti, senza però ucciderli…
E ovviamente, di questi tempi, un vampiro non può aggirarsi in città da solo… quello che gli serve è una compagna: la trova in Tae-ju, sua amica d’infanzia. La ragazza dapprima spaventata, comincia a prenderci gusto… fino a spingere il vampiro a commettere il suo primo vero atto criminale…
Azione, horror e qualche risata di cattivo gusto dal nuovo film di Park Chan-Wook, presentato in Concorso al 62simo Festival di Cannes e interamente grondante sangue. Tante le citazioni, dai classici del genere (Nosferatu è uno dei preferiti del regista) a Dracula di Coppola e Spider-Man nella sequenza in cui il protagonista mostra alla sua bella i suoi superpoteri notturni.
Park Chan-Wook
Un’ondata di freschezza nel genere vampiresco e in sala i giornalisti si divertono… speriamo di vederlo presto anche in Italia.