I tempi di Happy Days sono belli che andati… ma è impossibile non ritrovarsi di fronte a Ron Howard senza rimanere paralizzati dallo shock di avere davanti Richie Cunningham!
Abbiamo incontrato il regista a Roma in occasione dell’anteprima mondiale di Angeli e demoni.
Prima di lasciarvi all’intervista, vi ricordiamo che:
– Cliccando qui leggerete il nostro speciale sul film
– E qui, invece, potrete dare un’occhiata alla nostra intervista a Tom Hanks
Per prima cosa una piccola curiosità: come mai nei suoi film – a differenza che nei libri – Langdon non riesce mai ad avere la ragazza?
Beh no! Questo non è vero: tecnicamente non sapete quello che avviene dopo i titoli di coda…
Il primo film ha incassato oltre 700 milioni di dollari in tutto il mondo, ma è stato massacrato dalla critica. Secondo lei cosa non ha funzionato in quell’adattamento?
Penso di aver girato il tutto con troppa devozione rispetto al libro, ecco perché questa volta mi sono preso molte libertà. Per quanto mi riguarda, io ho capito subito di essere un pessimo pronosticatore. Non ho mai pensato che Apollo 13, Cocoon o A Beautiful Mind sarebbero stati dei successi. È stata una sorpresissima! E allo stesso modo ho realizzato film davvero commerciali che sono stati un fiasco al box office.
Ci parli del suo rapporto con Tom Hanks: Angeli e demoni è il vostro quarto film insieme…
Il mio rapporto con Tom sul set è la cosa su cui conto di più. Ma siamo molto legati anche quando non lavoriamo. Siamo davvero in sintonia.
Una delle gag più divertenti di Tom Hanks è proprio la sua imitazione! Ha mai visto Hanks in versione Ron Howard? Che cosa ne pensa?
Tom continua sempre ad imitarmi, lo fa costantemente. Non lo fa solo alle mie spalle, ma anche sul set. È una cosa così divertente che d’un tratto mi ritrovo personalmente a dirigerlo nel modo in cui mi imita!!
Angeli e demoni è il suo primo sequel. Come si è trovato a girare ancora una storia con lo stesso personaggio?
Dovete sapere che, nonostante le critiche, per me realizzare il Codice Da Vinci è stata una grande avventura. Sapevo che Angeli e demoni sarebbe stato diverso: si tratta di combinazione unica tra thriller, provocazione, storia e vita reale. Ho capito subito che avrei dedicato con piacere un anno della mia vita al film. È stata una decisione facile.
Come mai avete deciso di realizzare un sequel e non un prequel come il romanzo?
Milioni di persone hanno letto i libri, e altrettanti milioni hanno solamente visto il film. Quindi, da un certo punto di vista, per questi ultimi è più logico che sia un sequel. Ma la cosa che ci ha davvero convinti è che gli eventi del primo film, condizionano alcune delle scelte di Langdon in Angeli e demoni… e poi Tom è perfetto… insomma non è che sia ringiovanito nel corso di questi ultimi tre anni.
Come mai ha scelto Ayelet Zurer nel ruolo della Langdon Girl?
Perché lei voleva davvero il ruolo! Era così decisa e competitiva. E devo dire che abbiamo visto tantissime attrici! Le ho fatto fare un provino con Tom Hanks, è stata perfetta. Una delle cose più belle del Codice Da Vinci era proprio lavorare con un cast internazionale, volevamo farlo anche per Angeli e demoni.
E cosa può dirci dei cambiamenti e delle libertà che si è preso rispetto al libro?
C’erano così tanti dettagli che era difficile scegliere quali tenere e quali non. Nel Codice Da Vinci abbiamo utilizzato un approccio più classico e c’era comunque il tempo per essere più dettagliati. Angeli e demoni è un thriller dove i protagonisti hanno a che fare con una potentissima bomba, nascosta chissà dove nell’area Vaticana: ci sono state diverse sottotrame che abbiamo dovuto eliminare.
Nel ricordarvi che Angeli e demoni arriverà sui nostri schermi dal 13 maggio, vi invitiamo a guardare il trailer del film: