“Mi trovo nella posizione invidiabile di aver assistito alla prima mondiale del nuovo film di Star Trek. E non quella in Australia, ma a Austin nel Texas” – comincia così la recensione di Star Trek di J.J. Abrams.
E’ stata scritta da Josh Tyler di Cinemablend che è rimasto entusiasta del film… buona lettura!
Il film è stato presentato dagli sceneggiatori insieme Mr.Leonard Nimoy! Loro hanno incoraggiato il passaparola e le recensioni: vogliono che il mondo sappia del film.
Ecco il perché
Il nuovo film di Star Trek è incredibile – tranquillamente il migliore film Trek dai tempi de L’ira di Khan ed è davvero uno spettacolo per la vista e per il suono. Un’avventura accattivante che ti prende dal primo minuto e non ti lascia andare. Gli effetti sono sbalorditivi e finalmente sono quello che queste storie si meritano. Ci sono abbastanza palle di fuoco, esplosioni potentissime e duelli emozionanti. I primi 5-10 minuti del film: una sequenza brillante che mi ha fatto letteralmente saltare sulla poltrona.
Il film racconta la storia del primo incontro dell’equipaggio dell’ U.S.S. Enterprise, che però si allontana dal suo cammino originale per via della vendetta del Romulano Nero venuto dal 24simo secolo. E’ meglio che non vi dica le implicazioni e i cambiamenti dell’universo Trek e dei personaggi. Mi hanno detto che ci sono già recensioni piene di spoilers in rete. Evitatele. Questo film è pieno di avventura e sorprese ed è meglio vederlo senza sapere nulla, almeno questo è quello che penso.
Tutta l’avventura è bilanciata da un grandissimo lavoro degli attori ed una focalizzazione molto generosa della storia dei personaggi. Conosciamo bene tutti i membri principali dell’equipaggio, solo con Chekov si ha la sensazione che si tratti di una cosa più forzata, un problema che anche i film precedenti di Star Trek hanno sempre avuto (perfino l’ira di Khan).
Vorrei parlare un po’ di più di McCoy (Karl Urban) e Scotty (Simon Pegg) che sono stati davvero approfonditi. Non solo gli attori sono stati perfetti, ma anche i personaggi sono stati scritti in maniera molto interessante.
Nonostante la grandezza di questi personaggi, il vero nucleo di queste storie sono sempre stati Kirk e Spock. E qui sono entrambi rappresentati perfettamente e posso tranquillamente dirvi che il nuovo Kirk mi piace già di più di quello vecchio. È ancora Kirk, ma capirete perché è Kirk e c’è ancora tanta umanità in lui. Il vecchio Kirk era, a volte, un po’ sciocco, perché… perché lo era e basta. Questo Kirk ha un tocco più doloroso e si mette personalmente in missione per salvare il suo equipaggio […]
Zachary Quinto nel ruolo di Spock, a parte l’ovvia somiglianza fisica, è anche lui ottimo. Il film è più incentrato su Kirk, ma Quinto fa un ottimo lavoro nel mostrare il tumulto interiore del Vulcaniano che sotto la superficie bolle dentro, un personaggio quasi represso. L’unico difetto secondo me è che lo sviluppo del personaggio di Spock, e quindi tante cose che abbiamo già visto nel telefilm e negli altri film della serie, sono state riassunte nel minor tempo possible […] In una scena, Spock sembra vivere un cambiamento totale del comportamento per circa tre minuti. Lo vediamo arrabbiato e violento e poi subito dopo torna positivo e composto e pronto ad aiutare in ogni modo che può. Sembra sia stato tagliato velocemente, come se qualcosa fosse rimasto nella sala di montaggio.
E adesso parliamo di quelli che considero i lati negativi del film: ci sono alcune parti che mi sono sembrate davvero troppo veloci, dal flashback narrato (un flashforward?) che sembra troppo veloce e costringe il personaggio di Nimoy ad essere più breve, fino alle scene con i Vulcaniani. Sarek è l’unico personaggio che mi è sembrato davvero povero in questo reboot. Non sono sicuro che tutti avrebbero potuto interpretare quel ruolo, ma la dignità e la profondità che Mark Lenard aveva apportato al ruolo sono state sprecate. Allo stesso modo, l’accento di Chekov era un po’ fastidioso in alcuni punti e anche il cattivo interpretato da Eric Bana, nonostante sia stato un ruolo ottimamente recitato, risente un po’ di qualche taglio, c’è solo una breve spiegazione di chi è e di cosa vuole. E questo è sia un bene che un male, perché il film evita elegantemente alcune trappole in cui molti film della serie sono caduti, ovvero quelle di focalizzarsi troppo sul cattivo a discapito dell’eroe.
Alla fine, il tempo vola con pochissime pause, e rinvigorisce i personaggi e l’universo che ormai, e siamo onesti, erano diventati stanchi ed erano in stallo. Più di qualunque altra cosa, il film è il più divertente della serie. C’è più humour, più emozione e davvero più energia ed è il film migliore della serie Star Trek che io abbia mai visto dagli anni ’80. Lo ammetto: ero un po’ scettico e non ero preparato ad affezionarmi di nuovo a questo universo e a questi personaggi dopo che erano diventati mediocri. Adesso non posso più essere scettico. Questo film è fantastico e lo raccomanderei sia ai Trekkie che ai nuovi fan.