Faran Tahir, il Capitano Robau nelle prime sequenze del film e primo attore mediorientale a interpretare il ruolo di un ufficiale in Star Trek, torna a parlare del film sul sito About.com. L’attore si è già dichiarato in passato grande fan della serie, e quindi potrebbe già essere un buon banco di prova per misurare l’appeal del nuovo film sui fan di vecchia data. Sempre che parli onestamente, ovvio. Comunque, ci fidiamo, e riportiamo parte delle dichiarazioni…
Il miglior test per un film del genere è chiedersi se ti fa sentire come un ragazzino di nuovo, oppure no. E’ questo il mio metro di giudizio, perché ci sono cresciuto con questa serie; allora, mi riporta indietro a quello o no? Lo fa eccome. Quando ho visto l’interazione del cast, per un po’ mi sono totalmente scordato di essere un attore nel film e sono stato trasportato dalla storia e dell’azione.
Star Trek è un’icona della cultura pop, e col passare del tempo penso che questa storia continuerà a vivere. E’ passata attraverso tanti cambiamenti e tante versioni e tanti modi diversi di raccontare la stessa storia, ma il suo spirito è in realtà la speranza, sapete, che possiamo trascendere le nostre differenze razziali o personali o di qualunque altro genere, e magari arrivare ad una sorta di consenso che ci permetta di vivere insieme.
Tahir è stato molto contento nello scoprire che Abrams non aveva in mente una particolare etnia per il ruolo di Robau:
L’ho chiesto a J.J. […] e lui mi ha detto una cosa che è stata musica per le mie orecchie: “Sai, non stavo cercando, o tentando di riferirmi, a nessuna razza in particolare qui. Volevo un certo effetto, volevo un certo tipo di attore, volevo che trasmettesse un certo messaggio”. E quando mi guardo indietro, vedo che, delle altre persone considerate per il ruolo, nessuna aveva le mie stesse origini… E’ stato una boccata d’aria fresca saperlo, capite?
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