Dopo Abe Zapruder, proseguiamo con il versante politico in questo nuovo appuntamento con i ritratti di Clay Enos. Ecco allora nella nostra immagine, un ammiraglio del centro di ricerche Gila Flats e, a destra, nientepopodimeno che Richard Nixon.
Ok, archiviamo il discorso Gila Flats: si tratta dei laboratori militari dove Jon Osterman fa la sua personalissima conoscenza con il “campo intrinseco”, diventando il superuomo noto come Dr. Manhattan. Il signore qui presente è l’ennesima testimonianza della fatica spesa per ricreare la storia americana nei minimi dettagli.
Ma ora parliamo di Richard Nixon. L’attore che lo impersona nel film è Robert Wisden. La sua parte, pare, è stata ampliata rispetto al fumetto, ma identico è il luogo in cui il presidente appare per quasi tutto il suo tempo sullo schermo: una base segreta (il Norad?) dalla quale segue con il suo staff militare gli sviluppi della Guerra Fredda.
Nel “nostro” mondo, Nixon divenne presidente nel 1969, e fu rieletto per un secondo mandato che iniziò nel 1973, ma finì prematuramente nel 1974. Nixon diede infatti le dimissioni dopo che i giornalisti Carl Bernstein e Bob Woodward scoprirono una serie di attività illegali (evasione delle tasse, intercettazioni, violazioni di proprietà privata) legate all’amministrazione Nixon, la cui punta dell’iceberg fu lo scandalo Watergate – cinque uomini furono arrestati mentre tentavano di irrompere nella sede del partito democratico all’hotel Watergate di Washington.
Nel mondo di Watchmen, Bernstein e Woodward sono stati invece zittiti nel sangue, impedendo di fatto lo scandalo Watergate e consentendo a Nixon non solo di finire il mandato, ma addirittura di cambiare le leggi per assicurarsi una rielezione virtualmente infinita. Nixon diventa in pratica un dittatore mascherato da presidente, a capo di un regime non diverso da quelli fascisti, e basato su una forte popolarità e sul culto del leader, supportato anche dalla vittoria in Vietnam ad opera del Dr. Manhattan.